21 colpi di cannone. Suona l’inno nazionale e viene ammainata la bandiera inglese: dopo 396 anni Barbados, da monarchia parlamentare, si autoproclama Repubblica. Cede così l’ultimo avamposto britannico nei Caraibi, l’unico ad avere ancora la regina Elisabetta II come capo di Stato.
Il suo posto viene preso dall’ex governatrice generale Sandra Mason, che dopo esser stata eletta a suffragio universale diretto nell’ottobre 2021, diventa la prima presidente del Paese. Giura nel corso di una cerimonia solenne, che segna il passaggio di consegne e si svolge alla presenza della prima ministra Mia Mottley. Ma anche di due ospiti d’eccezione: il principe Carlo e la cantante Rihanna, originaria dell’isola.
La storia di Barbados
La Repubblica nasce nel giorno del 55esimo anniversario dell’indipendenza di Barbados dal Regno Unito. L’ex colonia, che è stata scoperta dai portoghesi nel 1536 ed è stata sotto il dominio inglese dal 1625 al 1966, si trova a circa 450 chilometri a nord del Venezuela. Ha 285 mila abitanti, ed è uno dei paesi più ricchi del Mar dei Caraibi: il suo PIL pro capite è il cinquantunesimo più alto al mondo. A spingerlo su è il turismo, uno dei business principali dell’isola, famosa per le spiagge bianche e per l’ottimo rum.
Senza dimenticare la coltivazione della canna da zucchero, che storicamente ha connotato l’economia di Barbados. Anche se è la finanza a occupare un posto di risalto nell’economia del Paese: l’ex colonia inglese, infatti, ospita la terza più grande borsa della regione ed è stata considerata un paradiso fiscale per circa 20 anni. Per l’Unione Europea non lo è più dal febbraio 2021: merito delle riforme che hanno attuato gli standard internazionali in materia fiscale.
Cartina geografica di Barbados
Ancora nel Commonwealth
Barbados aveva cercato già in passato di svincolarsi dalla corona inglese. Ci rifletteva dagli anni Settanta, e aveva fatto un primo passo nel 2015. Quell’anno, aveva annunciato di voler mutare forma di governo entro la fine del 2016, l’anno del cinquantesimo anniversario dell’indipendenza. Poi non se ne fece più nulla.
Fino al novembre 2021, quando Barbados è diventata la più giovane Repubblica al mondo. Quello con la corona inglese però non è un addio. Si tratta di un arrivederci, perché l’isola continuerà a far parte del Commonwealth, il gruppo di 54 ex colonie britanniche che ancora oggi mantiene legami – più o meno forti – con il Regno Unito.
Il Principe Carlo e Rihanna
Ma torniamo agli ospiti d’eccezione. Alla cerimonia che ha sancito il divorzio dalla Gran Bretagna hanno partecipato il principe Carlo e Rihanna. L’erede al trono ha presenziato al posto della regina Elisabetta II, che in un messaggio ha dichiarato di essere «ansiosa di continuare l’amicizia tra i nostri due Paesi e popoli, basata su valori comuni e stretta collaborazione».
A suo figlio Carlo, invece, è toccato il compito più arduo: quello di fare mea culpa «per i giorni bui del passato e la spaventosa atrocità della schiavitù, che ha macchiato per sempre la storia inglese». Il principe, però, nonostante la storica ammissione di colpevolezza, non ha ricevuto le luci della ribalta, sottrattegli da Rihanna.
La cantante, già ambasciatrice «straordinaria e plenipotenziaria» dell’isola, è stata la vera e propria star della cerimonia, nel corso della quale è stata proclamata eroina nazionale. «Che tu possa continuare a risplendere come un diamante e a rendere onore alla tua nazione»: sono queste le parole con cui la premier Mia Mottley si è rivolta a Rihanna, lanciandosi in un chiaro riferimento alla sua canzone «Diamonds».