Giulia Talia e il progetto “inclusione” di Miss Italia

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Giulia Talia, 24 anni, prima aspirante concorrente di Miss Italia dichiaratamente omosessuale. Una frase che non dovrebbe fare ancora così tanto scalpore. Una frase che non dovrebbe più apparire sulle prime pagine di tutti i giornali come la notizia del giorno. Un’etichetta che non dovrebbe rappresentare alcuna differenza, specialmente all’interno di un concorso di rilevanza nazionale. Ma i concorsi di bellezza, si sa, sono sempre stati caratterizzati da stereotipi di genere. La modella alta, bella, con il desiderio della pace nel mondo. Canoni di rappresentatività che sono tutt’ora difficili da estirpare, radicati da generazioni nell’immaginario della donna perfetta.

Le parole della patron di Miss Italia

«Abbiamo cambiato di volta in volta il regolamento per rappresentare meglio le italiane. Abbiamo aperto il concorso alle donne sposate, a quelle con la taglia 44, con disabilità, nate in Italia da genitori stranieri. Abbiamo eletto una Miss di colore nel 1996: Denny Mendez. Avere una concorrente lesbica è un ulteriore passo avanti nella narrazione della nostra società e ne sono orgogliosa».

Le parole di Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia, mostrano la volontà di arricchire il concorso di maggiore realtà. Uno spunto di riflessione, però, sorge spontaneo: perché è ancora così importante definire una persona in base al suo orientamento sessuale, in base alla sua nazionalità di appartenenza, in base alla taglia dei pantaloni. Giulia Talia non è la prima donna omosessuale a partecipare a Miss Italia. Giulia Talia è la prima aspirante concorrente a renderlo noto pubblicamente. Una ragazza che ha avuto il coraggio di fare coming out nel contesto forse meno propenso ad una rivelazione di questo genere. Con il rischio, come già successo pochi mesi fa con la concorrente di Miss Mondo Erika Mattina, di essere insultata sui social in quando lesbica.

«Mi aspetto più o meno le stesse cose, non sono spaventata. Anzi non vedo l’ora» replica lei. «Alcuni insulti erano stati scritti da persone che potevano essere sua madre. Non credo sarebbero felici se le stesse cose le dicessero alle figlie».

 

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Giulia Talia con la fidanzata Barbara
Greta Dall'Acqua

Nata e cresciuta a Torino, ma viaggiatrice compulsiva. Amo guardare la realtà con gli occhi degli altri, raccontando storie e culture differenti attraverso le immagini. Come aspirante reporter cerco sempre di cogliere il fotogramma perfetto che possa dar voce alla diversità e al cambiamento. Laureata in comunicazione, media e pubblicità all'università Iulm e attualmente giornalista praticante per Masterx.

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