Per azionisti e investitori del settore bancario il digiuno potrebbe presto volgere al termine. Le buone notizie sono arrivate dall’audizione in commissione Affari economici e monetari dell’Europarlamento dello scorso 1 luglio. Christine Lagarde ha difatti aperto alla distribuzione degli utili e l’ha fatto nelle vesti di presidente dell’European systemic risk board (Esrb), l’agenzia dell’Ue responsabile per la vigilanza del sistema finanziario dell’Unione.
Il presidente del Consiglio di sorveglianza della Bce, Andrea Enria, ha dato invece l’orizzonte del via libera, che dovrebbe partire alla fine del terzo trimestre. “In assenza di sviluppi negativi – ha spiegato – potremo tornare a rivedere i dividendi e il riacquisto di azioni proprie sulla base di un’attenta valutazione previsionale della pianificazione patrimoniale individuale di ciascuna banca”.
Le tappe dello stop ai dividendi innescato dalla pandemia
La dieta degli azionisti delle banche dell’area euro andava avanti, a singhiozzi, da marzo 2020, quando per la prima volta è stata disposta una sospensione delle cedole a causa dell’emergenza scatenata dalla diffusione della pandemia da Covid-19.
Lo scorso dicembre la Bce aveva rimosso lo stop assoluto sulle operazioni di riacquisti di azioni proprie, fissando al 15% il tetto massimo al di sotto del quale contenere dividendi e operazioni di buyback azionari per i profitti accumulati nel periodo 2019/20.
Varianti e vaccini influenzano le decisioni dell’eurotower
Com’è facile immaginare, la notizia è stata accolta con favore dai mercati. I titoli delle banche europee hanno subìto un forte rialzo: a Piazza Affari le performance migliori sono state registrate da UniCredit, Banco BPM, Bper e Intesa SanPaolo. Proprio quest’ultima, secondo un’analisi condotta dalla banca d’affari statunitense JP Morgan, sarebbe tra le più attraenti del listino Ftse Mib. In altre parole, gli investitori già pregustano il ritorno alla normalità nella distribuzione delle cedole.
Sia Lagarde che Enria, tuttavia, hanno corretto il clima d’ottimismo con una dose di cautela legata a doppio filo all’avanzamento della campagna vaccinale e al diffondersi in Europa delle varianti del Covid. “Il miglioramento dell’outlook economico dovuto al progresso rapido delle campagne di vaccinazione – ha dichiarato Lagarde – ha ridotto la probabilità di gravi scenari”, ma la Bce rimane cauta fintanto che in Eurozona non si potrà categoricamente escludere il ritiro dei sostegni finora assicurati a banche e aziende e un’impennata dei contagi della variante Delta.
Sbaglierebbe chi pensasse che la decisione è già presa. L’Eurotower affronterà la questione dando maggiori informazioni a margine del vertice in programma il prossimo 23 luglio. Il board Esrb, invece, considererà la questione in un meeting fissato a settembre.
a cura di Marta Zanichelli