Davanti allo storico portone del Piccolo Teatro Paolo Grassi c’è un andirivieni. I passanti di Via Dante si fermano per curiosare. Dopo mesi di lontananza, le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo si sono ripresi la scena. Con il Coordinamento Spettacolo Lombardia, hanno occupato infatti il tempio del teatro milanese dal 27 marzo 2021. Il loro obiettivo è scrivere una riforma del mondo dello spettacolo per tutelare attori, tecnici e maestranze.
Chiunque può entrare, basta lasciarsi misurare la temperatura. Si lavora per tavoli di confronto. Tutti ascoltano, seduti in cerchio o sotto il porticato, le voci di quello che chiamano il “Parlamento Culturale”, attivo 7 giorni su 7, come luogo di incontri, dibattiti e laboratori.
Radio Radicale li trasmette in Via Rovello a chi non riesce a entrare. Le norme di sicurezza Covid consentono l’ingresso a un massimo di 60 persone. Spesso la folla all’esterno è più numerosa, quando alle discussioni si uniscono politici dell’hinterland milanese o personalità come il direttore Claudio Longhi, che ha garantito al presidio l’appoggio del Piccolo. Questa è solo una delle tante manifestazioni che stanno attraversando l’Italia a sostegno del mondo della cultura.