Un certificato verde vaccinale per «tornare a viaggiare». Questa la proposta lanciata oggi – mercoledì 17 marzo – dalla Commissione europea, che mira ad istituire un quadro comune di riferimento per salvaguardare il turismo estivo. La proposta della presidente Ursula von der Leyen verrà discussa la prossima settimana al vertice dei leader e prevede tre condizioni per viaggiare liberamente all’interno dell’Europa: dimostrare l’avvenuta vaccinazione, la negatività ad un test oppure la guarigione dal Covid.
«Non si tratta di un passaporto vaccinale, ma di un certificato verde per evitare divisioni, facilitare gli spostamenti dei cittadini europei e far ripartire il turismo in vista dell’estate», ha dichiarato Didier Reynders, commissario Ue per la Giustizia.
Today we strengthen the @EU_commission‘s response to #COVID19 with:
• Digital Green Certificates for free and safe movement in the EU
• A common path to a gradual, safe and lasting re-openinghttps://t.co/opAMGkeSNf— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) March 17, 2021
Come funziona il green pass
Il certificato sarà reso disponibile gratuitamente in tutti i paesi membri dell’Ue sia in formato digitale che cartaceo e dovrebbe essere disponibile a partire da giugno. Il documento conterrà soltanto le informazioni essenziali del titolare come il nome, la data di nascita, quella del rilascio del documento e le informazioni in merito al vaccino, all’esito del tampone o al test sierologico.
A garantire l’autenticità del certificato e la sicurezza dei dati sarà un QR code, che conterrà le informazioni chiave del titolare e una sua firma digitale. La Commissione europea, inoltre, ha assicurato che «nessun dato personale dei titolari dei certificati verrà conservato dallo Stato membro che effettua la verifica» né si provvederà alla «creazione di una banca dati a livello dell’Ue».
Una boccata d’ossigeno per il turismo
Una volta approvato, il documento dovrebbe essere distribuito ai cittadini europei, ai loro familiari (indipendentemente dalla nazionalità) e a tutti i cittadini di paesi terzi che risiedono nell’Ue. Il “green pass” sarà vincolante per tutti gli stati membri e sarà aperto a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
La Commissione europea, inoltre, sta cercando di far ripartire il turismo anche con i paesi extra Ue. Con il nuovo certificato, infatti, gli stati membri avranno la possibilità di stipulare accordi di viaggio con paesi terzi, purché questi siano in grado di presentare certificati ritenuti affidabili.
L’approvazione del green pass rappresenterebbe una piccola boccata d’ossigeno per il settore del turismo, che nell’ultimo anno è stato uno dei più colpiti dall’emergenza Covid. Soltanto in Italia, nel 2020 i visitatori si sono dimezzati e la spesa turistica totale ha subito una flessione di 68 miliardi di euro.