La Milano antifascista ricorda Dax: 18 anni fa l’omicidio politico

Manca un’ora al coprifuoco delle 22. Una sessantina di persone si è riunita in via Brioschi, angolo via Zamenhof, ed è rimasta bloccata dagli agenti in tenuta antisommossa per circa un’ora tra via Meda e via Brioschi. Appartengono alle realtà anarchiche di Milano e dietro gli striscioni hanno scudi in plexiglass, caschi e bastoni. Sono momenti di tensione che concludono una giornata di commemorazione tutt’altro che violenta per il 18esimo anniversario della morte di Dax (all’anagrafe Davide Cesare), attivista antifascista di Rozzano, che fu pugnalato a morte da due attivisti di estrema destra a Milano, la notte del 16 marzo 2003.

L’OMICIDIO
Il centro sociale di sinistra antifascista O.r.s.o. sgomberato nel 2006

L’omicidio di Davide Cesare, noto come Dax, è avvenuto nella notte tra il 16 ed il 17 marzo 2003 in via Brioschi a Milano, all’esterno del centro sociale autogestito O.R.So. (Officina di Resistenza Sociale). Dax fu ucciso da tre neofascisti (padre e due figli di cui uno minorenne) che volevano vendicare un’aggressione di cui erano convinti di avere scoperto i responsabili. Nell’agguato perse la vita Davide Cesare, 27enne, e un altro ragazzo fu ferito gravemente e si salvò solo dopo una notte in sala operatoria.

Nonostante gli autori del delitto abbiano smentito l’appartenenza a ogni gruppo politico, la loro forte simpatia per ambienti di estrema destra ha conferito all’evento, e al processo che ne è seguito una vasta risonanza, sia in Italia sia all’estero.

Appena saputo dell’aggressione alcuni militanti della sinistra antagonista si ritrovarono all’esterno dell’ospedale San Paolo, dove erano ricoverate le vittime, per sincerarsi delle loro condizioni. Polizia e Carabinieri si schierarono all’esterno dell’edificio per impedire loro l’accesso al pronto soccorso. Raggiunte da rinforzi, le forze dell’ordine decisero di bloccare l’accesso ai militanti, ma ne seguirono scontri verbali e pestaggi per strada e nei corridoi dell’ospedale, poi denunciati alle forze dell’ordine.

IL PROCESSO

Nel maggio 2004 ci furono le sentenze per Federico Morbi, il maggiore dei due fratelli, che fu condannato a sedici anni e otto mesi di reclusione, mentre il padre, inizialmente prosciolto, è stato condannato a una reclusione di tre anni e quattro mesi per il tentato omicidio di uno degli altri ragazzi aggrediti quella notte.

Al figlio minore, Mattia Morbi (che aveva 17 anni la sera dell’omicidio), il Tribunale dei Minori ha concesso l’affidamento in prova in una comunità per un periodo di tre anni. Uno degli avvocati che rappresentò la famiglia di Cesare nel processo era Giuliano Pisapia, che sarebbe poi diventato sindaco di Milano nel 2011.

Corteo della Milano Antifascista, 4 Aprile 2017

Per quanto riguarda, invece, i fatti accaduti all’ospedale San Paolo, la sentenza di primo grado è arrivata nel 2006 con tre condanne e quattro assoluzioni. Due compagni di Davide Cesare sono stati condannati a un anno e otto mesi, mentre un maresciallo dei carabinieri a sette mesi. I giudici hanno inoltre imposto ai militanti il pagamento di una provvisionale per risarcimenti di 100mila euro.

Il centro sociale O.R.So è stato nel frattempo sgomberato l’11 ottobre 2006.

LA GIORNATA DI COMMEMORAZIONE

Nella giornata di sabato 13 il comitato ‘LiberAzione Milano’ ha ricordato l’omicidio di Dax organizzando un flash mob in Darsena: come tradizione che si ripete anno dopo anno, il murale in memoria del giovane è stato ridipinto, anche se viene poi sempre cancellato perché non autorizzato, e sono stati accesi alcuni fumogeni rossi.

Manifestazione commemorativa di Sabato 13 Marzo in Darsena

Dopo l’evento di sabato inizialmente non era chiaro se il corteo del 16 marzo, diventato ormai un appuntamento tradizionale per le sinistre radicali milanesi, si sarebbe tenuto considerando le misure della zona rossa per il contenimento della pandemia. Alla fine il corteo (o per lo meno un tentativo) c’è stato così come diversi presidi, come annunciato dalla questura e dagli organizzatori.

Le manifestazioni ufficiali, quelle organizzate dalla rete Milano Sud Antifascista, sono andate come previsto, dal momento che le normative avevano vietato i cortei. Il primo presidio è avvenuto alle 17 in piazzale Abbiategrasso, poi alle 18.30 in via Brioschi, angolo con via Zamenhof, e infine un altro in via Gola, sotto casa di Dax, alle 19.30. Complessivamente c’erano circa 200 persone e nel frattempo le strade interessate sono state presidiate da diverse camionette delle forze dell’ordine e dagli uomini della Digos.

 

Corteo non autorizzato della sinistra anarchica milanese in via Giuseppe Meda alle ore 21.30 del 16 Marzo 2021.

La seconda parte della giornata, soprattutto verso sera, ha invece visto dei momenti di tensione tra i manifestanti della schiera anarchica e più oltrazioniste che hanno convocato un corteo tra via Meda e via Brioschi e la polizia schierata in tenuta antisommossa. Anche i manifestanti erano muniti di bastoni, caschi e scudi e hanno lanciato fumogeni cercando di avanzare per le strade del quartiere di via Gola.

Gli agenti che presidiavano la zona dal primo pomeriggio sono quindi intervenuti accerchiandoli e isolandoli tra via Meda e via Brioschi, dove sono i manifestanti sono rimasti bloccati per un’ora e mezza e alla fine hanno desistito spegnendo il clima di tensione.

IL CONTESTO POLITICO

L’uccisione di Dax nel 2003 acuì le tensioni già presenti tra l’estrema destra e l’estrema sinistra milanese in un crescente clima di violenza che ricordava quasi il periodo degli anni di piombo. Davide Cesare è diventato un simbolo della lotta antifascista e anticapitalista per i movimenti di sinistra e i partiti comunisti che hanno organizzato in suo nome eventi e manifestazioni di natura politica.

Fu posta una lapide commemorativa in via Brioschi e graffiti in sua memoria sono piuttosto comuni a Milano, spesso accompagnati da scritte come “Dax vive” oppure “Dax odia ancora”. Nel 2007, la cancellazione da parte del Comune di uno di questi graffiti, posto alla Darsena, sollevò alcune polemiche e fu condannata dalle associazioni di attivisti e da alcuni membri della giunta comunale, mentre l’allora assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi, si oppose a questa decisione, attribuendo al graffito una buona qualità artistica, che andava preservata per senso di “pietas” nei confronti di Davide Cesare.

Un corteo è stato organizzato anche nel decennale della morte di Davide Cesare, nel 2013: vi hanno partecipato circa 4000 manifestanti e ci sono stati degli incidenti durante la manifestazione che hanno causato notevoli disagi per le vie del centro di Milano.

L’IMPORTANZA DI ESSERCI ANCHE IN TEMPO DI PANDEMIA

Per la sinistra antagonista è importante esserci e far sentire la propria voce. «Il 16 marzo 2021 vogliamo ricordare Dax con un corteo antifascista perché sentiamo l’esigenza di stare in strada e ribadire che soltanto organizzandosi ed agendo in prima persona, ognuno ed ognuna, si può ostacolare la presenza fascista. Nei momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo, ancora di più l’estrema destra organizzata cerca terreno per la propria ottusa propaganda» ha scritto sui social l’Azione Antifascista Milano.

 

Maria Oberti

Mi interesso di social media, cinema e rivoluzioni culturali. La nostra società si evolve in modo frenetico e per me è importante tendere l'orecchio e lo sguardo alle sue conseguenze. Rivoluzioni tecnologiche, tendenze sociali e libertà individuali sono gli stimoli che sento di più.

No Comments Yet

Leave a Reply