Usa, approvato al Senato il pacchetto Covid. Si attende il sì della Camera

Il pacchetto di aiuti per il Covid-19 da 1.900 miliardi di dollari, voluto da Biden, è vicino all’approvazione definitiva. Sabato 6 marzo il Senato ha votato favorevolmente, con 50 voti a 49, e il 9 marzo, la palla passa alla Camera dei Rappresentanti, per attendere la conferma di alcune modifiche. Le misure dovrebbero quindi arrivare in tempo, prima della scadenza dei sussidi di disoccupazione del 14 marzo.

Cosa è cambiato al Senato

La proposta non è passata però indenne all’esame del Senato. Il disegno di legge che si voterà oggi gioca leggermente al ribasso rispetto alle intenzioni iniziali. È stata respinto l’aumento salario minimo a 15 dollari l’ora. Mentre l’indennità di disoccupazione è scesa dai 400 dollari con termine ad agosto 2021, originariamente approvati dalla Camera, a 300 dollari a settimana fino al 6 settembre.

In ogni caso, si tratta di uno dei più grandi pacchetti di aiuti federali approvati negli Stati Uniti e segue, a distanza di pochi mesi, lo stimolo da 900 miliardi di dollari approvato da Donald Trump nell’ultima parte del suo mandato. A beneficiarne dovrebbero essere circa 160 milioni di famiglie, con degli assegni immediati di sostegno economico da 1.400 dollari, che saranno però gradualmente eliminati.

Cosa prevede il paccchetto

Passano invece l’esame le misure del disegno di legge a sostegno della filiera agroalimentare. Parte del pacchetto sarà destinata all’incremento dell’assistenza alimentare alle famiglie affamate, ad uno storico alleggerimento del debito per gli agricoltori socialmente svantaggiati. Senza trascurare i fondi per creare una commissione per l’equità razziale all’interno del Dipartimento Americano per l’Agricoltura e 5 miliardi di dollari riservati solo per i lavoratori afroamericani del settore.

Riceveranno poi sostegni economici anche le persone in carcere, con coniugi senza la cittadinanza americana e parenti deceduti per Coronavirus nel 2020. Ma la proposta più ambiziosa, che secondo il New York Times riflette l’idea promossa da decenni dal Partito Democratico, aumentare le agevolazioni, tra i 3.000 e i 3.6000 dollari, per le famiglie a basso reddito con bambini, compresi tra i 6 e i 17 anni. L’obiettivo è ridurre la povertà infantile.

Alcune perplessità

Le maggiori perplessità che accompagnano il pacchetto di aiuti riguardano le lentezze nella distribuzione dei sussidi. Ma soprattutto le sue chance di raggiungere le fasce più disagiate della popolazione. Per la Segretaria al Tesoro, Janet Yellen, questo piano contribuirà certo ad una forte ripresa dell’economia, ma non affronterà i problemi strutturali legati alle disuguaglianze.

Probabilmente i senzatetto o coloro che non hanno accesso a Internet rischieranno di rimanere esclusi dalla richiesta degli aiuti. Gruppi di sensibilizzazione nelle comunità cittadine si stanno organizzando per fornire un sostegno in questo senso. Dovranno ovviare a una mancanza dello stato centrale e dei governi federali, già riscontrata in altri campi.

Giorgia Colucci

Classe 1998, vivo tra Varese e Milano, ma mi appassiona il mondo. Curiosa su tutto, scrivo di ambiente, di diritti e di casa mia su Il Fatto Quotidiano.it. Oltre a collaborare con Master X, parlo di rock ai microfoni di Radio IULM e di Europa a quelli di Europhonica. Per non farmi mancare niente, anche di cinema su Recencinema.it. Nel 2018 ho pubblicato "Vorrei mettere il mondo in carta", una raccolta di poesie per I Quaderni del bardo Edizioni

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