Da oggi è scattato il divieto che impone lo stop al fumo all’aperto a Milano come prevede l’ordinanza per rendere Milano sempre più green. Fumare una sigaretta nel capoluogo lombardo in un parco pubblico, in un cimitero, all’interno di una delle aree verdi per i cani, ma anche alla fermata del tram, dell’autobus, e allo stadio di San Siro (chiuso, al momento, per l’emergenza coronavirus) sarà infatti vietato.
Palazzo Marino non ha previsto nessuna campagna informativa specifica con i milanesi che saranno informati sulle nuove regole con cartelli posizionati nei parchi, a fermate e nei cimiteri ma non tutti sono stati piazzati oggi visto che ci vorrà qualche altro giorno per completare l’installazione. L’obiettivo del Comune e del comando della Polizia locale sembra proprio quello di non prevedere subito multe a raffica e infatti ieri il Comando ha distribuito tutte le disposizioni operative sui divieti anti-fumo.
La situazione più complessa, quella che si presta a interpretazioni (e contestazioni) è quella dei parchi. Il regolamento non impone infatti un divieto assoluto di fumare nelle aree verdi. Ci si può accendere la sigaretta a una distanza di almeno dieci metri dagli altri frequentatori del parco. Un modo per attenuare, almeno inizialmente, la stretta della crociata “no smoking’’. In Consiglio comunale, a novembre, è passato un documento che prevede come dal 2025 il divieto di fumo venga esteso a tutte le aree pubbliche: piazze e strade comprese. Ma la nuova politica “proibizionista“, anche se soft, non lascia sereni i vigili.