La soluzione per la distribuzione del vaccino arriva da un paesino della Toscana di poche migliaia di abitanti, da Subbiano in provincia di Arezzo. È qui che si trova la Locatelli Meccanica, l’unica azienda che in Italia produce macchine per il ghiaccio secco, con temperature che raggiungono i -78 gradi, necessari per la conservazione del vaccino Pfizer-BioNTech contro il Covid-19.
I vaccini in arrivo
Per adesso sono stati individuati due vaccini considerati affidabili: quello Pzifer-BioNTech e poi, a distanza di qualche giorno, quello di Moderna. L’11 novembre, la Presidente della commissione dell’Unione Europea, Ursula Von Der Leyen, ha firmato un contratto tra l’Europa e la Pfizer-BioNTech per l’acquisto di 300 milioni di dosi di vaccino. Necessitano però di essere conservati a una temperatura di -75 gradi.
All’Italia spettano 27 milioni di dosi, 13,5% del totale, che potrebbero essere pronti già a gennaio. Perché la prima tranche della campagna vaccinale per il coronavirus vada a buon fine, quindi, serve una catena del freddo funzionante, a partire dalla produzione del vaccino, fino all’ultimo miglio.
Lo sforzo di Locatelli Meccanica
«In Locatelli Meccanica tutto è pronto per affrontare anche questa nuova sfida», afferma Giulio Locatelli, titolare dell’azienda aretina. «Abbiamo assunto nuovi tecnici specializzati e contiamo di accorciare i temi di consegna delle commesse che stanno aumentando”. Si stanno aprendo i canali istituzionali, «abbiamo ricevuto anche il supporto di consiglieri regionali, che ci hanno contattato personalmente e dato il loro sostegno», continua Locatelli.
L’impresa sta quindi rivedendo l’organizzazione del lavoro e l’approvvigionamento delle materie prime. Tutto in vista dell’aumento di produzione di anidride carbonica allo stato solido, comunemente chiamata “ghiaccio secco”.
«Ora il focus è sul ghiaccio secco. E’ un dovere morale»
«Noi in realtà non produciamo solo macchine per la CO2 allo stato solido», spiega il titolare Locatelli, «ma anche presse idrauliche e monete commemorative. Fino ad adesso la produzione di macchine per la CO2 allo stato solido rappresentava solo il 20% del ricavo aziendale. Le esigenze della pandemia ha cambiato tutto ed è anche per dovere morale che ho deciso di dare priorità alla produzione di questa strumentazione».
Le commissioni stanno aumentando, e «i tempi sono stretti. Serviranno strutture adatte sia per il trasporto, sia per la distribuzione, sia la somministrazione dei vaccini. Ma», conclude il titolare di Locatelli Meccanica, «ognuna di queste dovrà essere attrezzata di macchine per produrre il ghiaccio secco, necessario per questa delicata fase iniziale che, con molta probabilità, segnerà l’inizio della fine della pandemia».