L’emergenza sanitaria da coronavirus che ha bloccato il mondo intero, per Chiara è stata un altro ostacolo da superare per raggiungere il suo obiettivo. A 32 anni ha lasciato un lavoro stabile da commessa a Treviso, sua città d’origine, per dedicarsi a una sua passione e aprire, con il fratello, una propria attività di rivendita di vini.
Sorridente, con uno sguardo dolce e l’entusiasmo di una ragazzina, Chiara si è lanciata in questa impresa con tutte le sue forze, scontrandosi però con il lockdown imposto dal governo, a seguito del virus che ha sconvolto il mondo.
Le difficoltà sono state doppie: il negozio andava ultimato, ma nessuno degli operai poteva lavorare e l’apertura è – inevitabilmente – slittata. Non un inizio fortunato per chi desidera aprire un nuovo negozio, eppure Chiara non si è persa d’animo e Vinum ha visto la luce.
«Non c’è stata l’inaugurazione – racconta Chiara -, le norme non lo consentivano», eppure alla fine la forza d’animo e il non aver mollato hanno premiato il coraggio di una ragazza che aveva deciso di rimettersi in gioco.