Blitz al Porto di Salerno: 69 misure cautelari per affari illeciti

All’alba di martedì 5 maggio la Guardia di Finanza di Salerno ha impiegato 250 militari nella maxi-operazione denominata “Tortuga”, che ha visto l’emissione di 69 misure cautelari nei confronti di funzionari doganali, operatori portuali, avvocati e non solo, per reati avvenutoi nel Porto della città campana.

Le accuse avanzate sarebbero di peculato, corruzione, favoreggiamento personale, falso, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici, ricettazione, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti, nei confronti, in diversa misura, di 87 indagati. A riportarlo Il Mattino. In tutto i capi d’imputazione avanzati dalla Procura di Salerno sarebbero circa 100, con 84 perquisizioni messe in atto dalla Guardia di Finanza salernitana. L’operazione ha permesso infatti di ricostruire una serie di comportamenti illeciti commessi nell’area portuale della città campana. Ma non solo. L’operazione ha riguardato infatti anche le provincie di Avellino, Caserta e Napoli.

Il provvedimento è stato emesso nei confronti di 17 funzionari doganali, 6 funzionari sanitari, 22 spedizionieri doganali, 10 operatori portuali, due avvocati, un dipendente amministrativo in servizio presso la Procura della Repubblica di Salerno, 10 soggetti privati e un militare della Finanza. Tra questi 39 sono costretti ai domiciliari mentre a 21 è stato disposto il divieto di dimora a Salerno. Infine a 9 soggetti è stato vietato l’esercizio della professione.

L’indagine

Come riporta SalernoToday, le indagini sarebbero partite a seguito di una segnalazione avanzata dall’Ufficio europeo antifrode in base ad un sospetto contrabbando di tabacco per narghilè in transito proprio al porto di Salerno e diretto in Marocco. In realtà, a seguito di accertamenti investigativi quali intercettazioni e amientali, è stato scoperto come la merce – 5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri – non fossero realmente destinata al Marocco, come era invece stato registrato, ma erano stati immessi nel mercato nazionale evadendo i diritti doganali per oltre 1 milione e 200 mila euro. Sempre come riporta il giornale salernitano, pare che nel mirino siano finiti anche il direttore ad interim e il vicedirettore dell’Ufficio Dogane di Salerno, oltre ad altri funzionari, dopo che sono emersi anche accordi corruttivi per predisporre controlli fittizi sulle merci sottoposte a verifica, sia dal punto di vista amministrativo che sanitario.

Traffico internazionale di rifiuti

Nel corso delle indagini è stato accertato anche un traffico internazionale di rifiuti che vede implicati due spedizionieri doganali e sette persone di etnia africana interessati alle spedizioni. Il sequestro riguardava oltre 60 tonnellate di rifiuti, più di mille pannelli fotovoltaici e circa mille accumulatori di energia elettrica di provenienza furtiva.

Giulia Taviani

24 anni, nasco a Verona, mi sposto a Milano ma sogno Bali. A sei anni ho iniziato a scrivere poesie discutibili, a 20 qualcosa di più serio. Parlo di attualità nel podcast "Mo' To' Spiego" e di vino in "De Buris: Il lusso del tempo". Ho scritto di cinema, viaggi, sport e attualità, anche se sono fortemente attratta da ciò che è nascosto agli occhi di tutti. A maggio 2020 ho pubblicato il mio primo libro "Pieno di Vita"

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