«Lo Stato non ha mai abbandonato Genova» dichiara il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arrivato nel capoluogo ligure in occasione del completamento del viadotto che sostituirà il Ponte Morandi. «Lo abbiamo detto solennemente a poche ore dalla tragedia: ero già qui e abbiamo detto subito che Genova non sarebbe stata lasciata sola. Questa presenza è doverosa ma sono qui anche con grande piacere perché oggi suturiamo una ferita», ha continuato il premier.
L’ultima delle 19 campate d’acciaio della struttura è stata fissata nella mattinata del 28 aprile, 620 giorni dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi, il 14 agosto 2018. «Oggi sicuramente è una giornata importante, c’è tanta felicità. Ma dobbiamo ricordarci che tutto parte da una tragedia. Ci sono 43 vittime. Ci sono le rispettive famiglie che giustamente ancora aspettano giustizia», ha scritto sulla sua pagina Facebook il Ministro degli Esteri Luigi di Maio.
Dalla demolizione del Ponte Morandi alla costruzione del nuovo viadotto
Il 14 dicembre 2018, il sindaco e commissario incaricato Marco Bucci, firma l’assegnazione dei lavori per la demolizione del Morandi. Circa sei mesi dopo, alla fine di giugno 2019, esplode la dinamite posizionata sulle pile 10 e 11 del Morandi e vengono così terminate le operazioni di smantellamento.
Il progetto donato dall’architetto Renzo Piano inizia a prendere vita l’1 ottobre 2019, con la posa del primo impalcato del nascente cavalcavia sul fiume Polcevera. Nel febbraio 2020 è installata la prima grande trave del ponte.
Infine, durante il 27 aprile 2020 hanno inizio i lavori che issano l’ultima campata del viadotto. Con una velocità di circa cinque metri all’ora, l’istallazione dell’ultimo tratto è completata la mattina seguente e celebrata alla presenza del Presidente Conte e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Al varo partecipano anche il governatore ligure Giovanni Toti, il commissario e sindaco di Genova Marco Bucci. Sul luogo anche Pietro Salini, ad del gruppo Salini Impregilo, incaricato insieme a Fincantieri e Italferr della ricostruzione del Ponte di Genova e Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri.
Poche ore prima, alla vigilia della prima inaugurazione, le 18 pile del ponte sono illuminate con le luci del tricolore italiano. La definitiva inaugurazione, annuncia il sindaco Bucci, «avverrà nel mese di luglio. Non vediamo l’ora».
L'Italia s'è desta 🇮🇹
Benvenuto Ponte di #Genova! pic.twitter.com/QSWYg2RKpY— Giovanni Toti (@GiovanniToti) April 27, 2020
Un evento per il quale «È possibile parlare di miracolo, ma senza enfasi» di lavoro e sacrifici, ha dichiarato il premier. Renzo Piano ha sottolineato la capacità che ha contraddistinto la messa in opera della struttura. «Non è un miracolo, è quello che si può fare sempre. Ha semplicemente prevalso la competenza sull’incompetenza», ha affermato l’architetto.