Durante il Carnevale di Venezia, per la prima volta, il flusso dei turisti è controllato elettronicamente. A renderlo possibile è il nuovo sistema di sensori conta persone: un insieme di telecamere e wi-fi che permette di controllare il numero dei turisti in tempo reale. Al momento, i 34 sensori monitorano il tragitto delle persone che raggiungono il centro storico, partendo dalla stazione di Santa Lucia e passando per il ponte di Rialto e per la Basilica di San Marco.
La scelta di sperimentare la nuova tecnologia nelle settimane del Carnevale non è casuale. Infatti, durante le giornate dedicate ai festeggiamenti, a Venezia arrivano oltre 100 mila turisti da tutto il mondo. A cominciare dalla Festa Veneziana sull’acqua, che si è svolta il 9 febbraio scorso nel sestiere di Cannaregio, dove si sono radunate 80 mila persone. Ed è in quell’occasione che i sensori sono entrati in funzione per la prima volta, fornendo dati addirittura ogni 25 centesimi di secondo.
Ma il vero test è avvenuto nel weekend del 15 e 16 febbraio, quando, per il caratteristico Volo dell’Angelo dal campanile, i turisti hanno raggiunto quota 100 mila. Anche in questo caso, il nuovo sistema ha funzionato con un risultato che fa ben sperare per il futuro. A spiegarlo è Paola Mar, assessore al Turismo del Comune di Venezia: «Il sistema sta funzionando, deve essere affinato. Ma siamo ottimisti». Inoltre, «dopo la sperimentazione del Carnevale, potrebbe essere a regime già prima dell’estate», ha aggiunto Mar.
Come funzionano i nuovi “occhi elettronici”
I sensori misurano altezza, velocità di spostamento e densità dei passanti. Ma senza identificarli e violare la loro privacy. Le informazioni vengono poi elaborate all’interno di una “smart control room” attraverso l’uso di software appositi. I dati raccolti permettono di dare indicazioni sulla densità di persone presenti in un preciso momento e sulla loro velocità di movimento. In più, grazie a questa nuova tecnologia, sarà possibile anticipare il traffico pedonale e permettere alla Polizia di organizzarsi per evitare che si crei troppo affollamento.
Il ticket di accesso a Venezia
Oltre ad essere controllati da sensori, da luglio 2020 i turisti pagheranno un ticket per entrare in città. La misura servirà a regolamentare il turismo di massa, soprattutto nelle zone del centro storico. La tassa di sbarco varierà a seconda dei giorni: tre euro in quelli ordinari, sei nelle giornate da bollino rosso e otto in quelle da bollino nero. Ad essere esenti dal pagamento saranno tutti i residenti a Venezia e in Veneto, i lavoratori e anche diverse altre categorie, come i pazienti ospedalieri e gli studenti universitari.