Bologna, Milano, Padova e Pescara sono solo alcune delle città che hanno scelto di scendere in piazza per chiedere il rilascio dell’attivista Patrick Zaky. Il giovane egiziano, studente dell’Università di Bologna, è stato arrestato il 7 febbraio scorso all’aeroporto del Cairo. Secondo gli avvocati di Zaky, il ragazzo sarebbe stato torturato proprio come successe a Giulio Regeni 4 anni fa.
La questione ha scosso la comunità internazionale e le associazioni. Tra queste anche Amnesty International, che si è resa attiva organizzando le manifestazioni a Milano, Padova, Pescara, Brescia e Forlì. «Ma le adesioni continuano ad aumentare – spiega a MasterX Roberta Zaccagnini, responsabile dell’Ufficio Attivismo dell’associazione –. Non solo cortei in piazza, ma stiamo preparando anche una raccolta firme che presenteremo all’ambasciata egiziana».
Milano
Il 15 febbraio sarà la volta di Milano. Il flash mob inizierà alle 18 in via Sondrio, poco lontano al Consolato d’Egitto. Il comitato ha chiesto ai partecipanti di arrivare in piazza con in mano un libro. «Abbiamo fatto questa richiesta perché il tema è che la cultura non si arresta», spiega Vincenzo Francomagro, uno degli organizzatori del sit-in. «Speriamo di vedere varie centinaia di persone». E su una possibile presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, Vincenzo spiega che «durante il corteo non è possibile partecipare con simboli istituzionali, ma speriamo che venga come privato cittadino».
Bologna
Una delle manifestazioni più grandi sarà quella organizzata nel capoluogo emiliano, città in cui Zaky studiava e frequentava il Master in Studi di genere. Attesi in piazza tra gli altri il consiglio degli studenti dell’ateneo insieme ai compagni di corso del giovane, il Rettore e il sindaco Virginio Merola. L’appuntamento è il 17 febbraio alle 18 davanti al Rettorato, in via Zamboni 33, per poi spostarsi verso piazza Maggiore. «Leggeremo alcuni pezzi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – dice Anna Zanoli, presidente del consiglio studentesco -. Spero che ci siano più persone possibili, l’invito non è solo per la comunità studentesca, ma per tutta la città».
PADOVA
«Nel momento in cui è arrivata la notizia della detenzione illecita di Zaky ci siamo subito attivati per evitare che si venga a creare un caso simile a quello Regeni– spiega Piero, uno degli organizzatori del flash mob in programma a Padova (14 febbraio, ore 18, Palazzo comunale) – È la seconda volta che un episodio del genere accade in territorio egiziano, non possiamo tacere».
PESCARA
A Pescara il sit-in partirà alle 19 in piazza della Rinascita e sarà il primo di una lunga serie, continueremo a scendere in piazza ogni venerdì fin quando il ragazzo non sarà liberato», spiega Giacomo Labricciosa, responsabile di Amnesty International per l’Abruzzo e il Molise. «Il nostro obiettivo è che questa vicenda non finisca nell’oblio. Faremo partire l’hastag #freedomforpatrickzaky. La data di udienza, per il suo possibile rilascio, sarà il 23 febbraio e noi non ci fermeremo».
BRESCIA E FORLÌ
Il 16 febbraio toccherà a Forlì e Brescia. Nella città emiliana, il sit-in sarà alle 11 e in collaborazione con alcune associazioni studentesche dell’università mentre a Brescia sarà alle 16 in largo Formentone.