Al Consiglio dei ministri in programma nella serata di giovedì 13 febbraio, Italia Viva non si presenterà. È questo quanto emerge dalle dichiarazioni del partito, che ha sottolineato l’assenza di Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole e capodelegazione di Iv, ed Elena Bonetti, ministra delle Pari opportunità e della famiglia, per ribadire la distanza di Iv sul «lodo Conte bis». Oltre al tema della prescrizione, sarà in programma anche la discussione sulla riforma del processo penale, testo che Italia Viva si è riservata di valutare.
Bellanova, in Russia per una visita istituzionale, ha commentato da Mosca: «Ora sarà bene che il governo, anziché perdere tempo su norme che Italia viva non sosterrà mai, inizi ad affrontare i temi che devono essere al centro dell’agenda del Paese e ripartire dalla crescita e da un modello di sviluppo che deve generare opportunità di lavoro. Non si tratta di fare un baratto tra posizioni di governo e diritti dei cittadini: per noi il diritto dei cittadini ad avere una giustizia giusta è indiscutibile».
Il commento del leader di Italia Viva
Nel frattempo, Matteo Renzi ha attaccato il ministro della Giustizia Bonafede sulla sua eNews: «Bonafede ci accusa di molestarlo. Ma l’ex dj avrà mai letto il codice penale? Lo sa che la molestia è un reato? Noi auguriamo al ministro buon lavoro. Gli diamo due mesi di tempo. Se le cose cambiano, bene, altrimenti ci vediamo in Senato».
L’opinione degli schieramenti
Anna Ascani – vice ministro all’Istruzione, PD – ha commentato l’assenza di Italia Viva questa sera, a margine di una visita a L’Aquila: «Credo che sarebbe un errore perché penso che bisogna trovare una soluzione politica alla portata di mano e che il Consiglio dei ministri sia la sede in cui si va a discutere delle soluzioni, poi si può decidere che quella soluzione piace o meno, ma non presentarsi è un errore».
Mentre Osvaldo Napoli, deputato di Forza Italia, ha affermato: «Stiamo parlando, se Conte non lo avesse compreso, di un principio fondante della civiltà giuridica: il diritto del cittadino di essere giudicato entro un tempo “ragionevole”. – E poi continua. – Nessun governo con qualsivoglia maggioranza può pensare di accartocciare e cestinare un principio sacro come la libertà dei cittadini e il loro diritto alla giustizia. La cancellazione o la storpiatura della prescrizione la vota una maggioranza di “irresponsabili”».
La prossima settimana invece, Forza Italia presenterà in Aula un nuovo emendamento per cancellare la riforma Bonafede sulla prescrizione. Proposta che verrà sostenuta da Italia Viva.