Alle 10:12 del 6 febbraio Luca Parmitano, astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), è rientrato sulla Terra dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). A bordo della navetta Soyuz MS-13, che è atterrata nella steppa del Kazakhstan, c’erano anche due suoi colleghi, l’astronauta della Nasa Christina Koch e il cosmonauta russo Alexander Skvortsov.
Il ritorno a casa
Le operazioni di ritorno a casa erano iniziate con la chiusura del portello della navetta intorno alle 3:30. Il distacco dalla Stazione Spaziale Internazionale è avvenuto alle 6:50 circa.
La Soyuz MS-13 ha percorso due orbite e, a circa 120 chilometri di altitudine, ha eseguito una brusca frenata che ha schiacciato i tre astronauti contro i sedili. In seguito è avvenuta la separazione dal modulo orbitale e da quello di servizio. La navetta ha iniziato così a ruotare in maniera tale da essere protetta dallo scudo termico necessario per sostenere i 1600 gradi che si possono raggiungere durante il passaggio attraverso l’atmosfera. Durante l’ultima fase il modulo ha aperto i paracaduti e diminuito la velocità grazie all’accensione dei retrorazzi.
Ad attenderli c’erano gli elicotteri che osservavano le ultime fasi della discesa per individuare il punto esatto di atterraggio. Il primo ad uscire dalla Soyuz MS-13 è stato Skvortsov, seguito Koch e, infine, da Parmitano. I tre astronauti, usciti sorridenti dalla navetta, sono riusciti a telefonare alle loro famiglie prima di essere trasportati nella tenda medica per i primi controlli.
Alcune belle immagini dal sito di atterraggio dove questa mattina @astro_luca è arrivato di rientro dalla @Space_Station – e che segna il termine della #MissionBeyond – Il suo viaggio prosegue verso @ESA_EAC Colonia: https://t.co/tOj95zL1fR https://t.co/f9XZXtYFaS
— ESA_Italia (@ESA_Italia) February 6, 2020
Per Parmitano, Koch e Skvortsov è previsto il trasferimento nella città di Karaganda con gli elicotteri russi. In seguito dovranno affrontare un periodo di quarantena, sempre prevista al termine delle missioni spaziali. Luca Parmitano e Christina Koch saranno poi trasferiti in Germania con un aereo dell’ente spaziale statunitense. La destinazione finale è il Centro di addestramento degli astronauti europei a Colonia per l’inizio di un periodo di riabilitazione muscolare e dell’equilibrio, necessaria dopo un lungo periodo nello spazio. Il viaggio di Alexander Skvortsov, invece, proseguirà in Russia. Affronterà il periodo di riabilitazione alla Città delle Stelle, a Mosca, dove c’è la sede del centro di addestramento dei cosmonauti.
Fine della missione Beyond
Si conclude così, 201 giorni dopo, la missione Beyond. Iniziata a fine luglio, quando l’astronauta italiano era arrivato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nel corso della missione Parmitano è diventato il primo italiano ed il terzo europeo ad assumere il comando dell’Iss.
A poche ore dal rientro sulla Terra, l’astronauta dell’Agenzia Spaziale europea ha passato il testimone al collega russo Oleg Skripochka. Durante il suo discorso Parmitano ha ringraziato i suoi compagni di viaggio e si è detto orgoglioso di aver potuto lavorare con loro.
«La gratitudine che ho provato il primo giorno è andata crescendo in questi 200 giorni: ognuno di voi mi ha insegnato molte lezioni» ha detto Parmitano, che ha aggiunto: «Voglio che il mio equipaggio sia orgoglioso di quello che ha raggiunto. Ci sono persone a Terra che tengono il conto delle cose che abbiamo fatto: quante attività extraveicolari, quante ore di lavoro sugli esperimenti, quante ore trascorriamo quassù. Ma quello che è davvero importante è ciò che avete raggiunto come squadra. Quello che ha reso tutto questo possibile è la vostra incredibile dedizione e per questo mi sento profondamente debitore».
1 indimenticabile @Space_Station, 7 mesi, 8 nuovi amici, 10 passeggiate spaziali, oltre 200 esperimenti e infinite memorie. Grazie per aver fatto parte di #MissionBeyond. Ci vediamo presto sulla #Terra. pic.twitter.com/A21kSuDGG6
— Luca Parmitano (@astro_luca) February 5, 2020