Diverse novità ma nessuna fuoriuscita. L’Istat ha aggiornato il paniere di riferimento per il calcolo dell’inflazione, e tra i nuovi consumi degli italiani si affermano i monopattini elettrici, il sushi e l’estetista per gli uomini. Nessun prodotto è stato invece rimosso dall’elenco.
Il paniere Istat, che viene aggiornato ogni anno, è una lista dei beni e servizi che rappresentano quelli prevalentemente acquistati dalle famiglie italiane. In questo modo vengono rilevati i prezzi al consumo che contribuiscono alla misura dell’inflazione.
La revisione permette anche di capire in che modo sono cambiati i consumi degli italiani durante l’anno: tra i mezzi di trasporto sono state inserite le automobili ibride ed elettriche e il monopattino elettrico, per quanto riguarda la ristorazione il sushi take away e la consegna pasti a domicilio. Viene anche certificata la sempre maggiore attenzione degli uomini per la cura del proprio corpo, con l’aggiunta al paniere del servizio di barba e baffi e più in generale dei trattamenti estetici.
«Ad arricchire la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati – dice Istat – sono inclusi nel paniere il servizio di lavatura e stiratura camicia e l’applicazione dello smalto semipermanente».
L’affinamento della misura dei prezzi avviene anche attraverso la diversa distribuzione di pesi nel paniere: è cresciuta l’importanza della divisione di spesa dei trasporti ed è scesa quella di abitazioni, acqua, elettricità e combustibili. Prodotti alimentari e bevande alcoliche continuano ad avere il maggior peso, con il 16,21%. A seguire i trasporti (14,96%), servizi ricettivi e di ristorazione (11,95%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (9,95%).
L’Istat spiega che la novità più rilevante «è l’ampliamento dell’utilizzo dei prezzi registrati alle casse mediante scannerizzazione dei codici a barre a nuovi canali distributivi del commercio al dettaglio della Grande Distribuzione Organizzata. Si tratta, con riferimento ai beni alimentari confezionati e ai beni per la cura della casa e della persona, dei discount, delle piccole superfici di vendita e degli specialist drug che si aggiungono così a ipermercati e supermercati».
Insieme alla rilevazione statistica è arrivato il dato dei prezzi di gennaio: questi sono aumentati dello 0,6% annuo (dallo 0,5% di dicembre), con i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” (cioè i beni alimentari, della cura della casa e della persona) saliti dello 0,9%.