Con i match disputatisi domenica 26 gennaio (nella notte italiana) si è conclusa la prima settimana degli Australian Open, il primo Slam della stagione tennistica. Una sette giorni serrata – cominciata con le preoccupazioni dei giocatori per la questione clima, presto fugate dalla pioggia caduta durante il primo giorno – che ha riservato già qualche sorpresa sia nel tabellone maschile sia in quello femminile.
TABELLONE MASCHILE
IL CAMMINO DEI BIG THREE
Tutto secondo pronostico per Rafael Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer. Sul velluto i primi due, che non hanno lasciato neanche un set a nessuno dei loro avversari: lo spagnolo dovrà vedersela al quarto turno col suo acerrimo rivale e beniamino di casa Nick Kyrgios, mentre il serbo ha già raggiunto i quarti di finale, dove affronterà un Milos Raonic in forma smagliante.
Roger Federer ha invece deciso di regalare ai suoi fan un terzo turno col brivido contro l’australiano John Millman. Per quattro ore lo svizzero ha rivisto i fantasmi degli US Open 2018 – quando inaspettatamente fu battuto proprio da Millman – ed è stato davvero vicino alla sconfitta. Sotto 8-4 nel super tie-break del quinto set , il sei volte campione a Melbourne ha messo sei punti in fila, riuscendo a superare il suo avversario. Un quarto turno più agevole per Roger Federer, che si è regalato un quarto di finale sulla carta senza storia contro Tennys Sandgren, mattatore degli italiani in questo torneo.
DELUSIONE AZZURRA
Non è stata, infatti, una settimana da incorniciare per gli italiani. Partiti in nove nel tabellone, uno a uno i nostri tennisti sono stati eliminati. L’attenzione era puntata su Matteo Berrettini, numero 8 del mondo e reduce dalla partecipazione alle ultime ATP Finals, e su Fabio Fognini: entrambi sognavano un quarto turno tutto azzurro, dal quale un italiano sarebbe approdato ai quarti di finale. Invece sulla loro strada si è messo Tennys Sandgren, numero 100 del mondo ma che esprime il suo gioco migliore proprio su questi campi, dove aveva già raggiunto i quarti di finale nel 2018. L’americano ha sorpreso Berrettini al secondo turno ed è riuscito a battere anche Fognini, particolarmente polemico con gli arbitri, agli ottavi.
Gli Australian Open 2019 hanno segnato anche l’esordio in un torneo dello Slam per la promessa del tennis italiano, il classe 2001 Jannick Sinner. Alla sua prima partecipazione, l’altoatesino è riuscito a vincere la sua prima partita in un Major, per poi fermarsi al secondo turno contro il solido Marton Fucsovics. Da segnalare anche il cammino di Andreas Seppi, che nonostante sia uscito al secondo turno, ha sfiorato il miracolo contro lo svizzero Stan Wawrinka – vincitore a Melbourne nel 2014 –, portando il numero 15 del mondo fino al quinto set. Fuori al primo turno Cecchinato, Travaglia, Caruso, Giustino e Sonego.
IL PERCORSO DEI NEXTGEN
La sorpresa più grande di questa prima settimana è stata l’eliminazione di Stefanos Tsitsipas. Il numero 6 della classifica ATP, semifinalista a Melbourne l’anno scorso e vincitore delle ultime ATP Finals, si è fatto sorprendere da un ritrovato Milos Raonic. Il canadese sembra aver finalmente messo alle spalle gli infortuni che negli ultimi due anni gli hanno impedito di competere ad alti livelli e si è preso una bella rivincita personale, battendo il greco per tre set a zero (7-5, 6-4, 7-6). Uno stato di forma eccellente, quello di Raonic, che gli ha permesso di sbarazzarsi anche di Marin Cilic, finalista a Melbourne nel 2018.
Bene, infine, gli altri NextGen, tutti raggruppati nella parte alta del tabellone. Al quarto turno si sfideranno Alexander Zverev e Andrej Rublev, mentre il finalista agli ultimi US Open Daniil Medvedev se la vedrà con il veterano Wawrinka. L’ultimo match valevole per i quarti di finale sarà quello tra l’austriaco Dominic Thiem e il francese Gael Monfils.
TABELLONE FEMMINILE
LE ELIMINAZIONI INASPETTATE
Come sempre imprevedibile, invece, il tabellone femminile. Da segnalare, tra tutte, le eliminazioni premature della vincitrice dell’Australian Open 2019 Naomi Osaka, battuta al terzo turno dalla ragazzina prodigio Coco Gauff, della numero 2 del mondo Karolina Pliskova, sconfitta dalla Pavlyuchenkova, e soprattutto di Serena Williams, il cui record di Slam resta una maledizione. La regina del tennis è ancora a quota 23 titoli Major vinti, a meno uno dal primato detenuto da Margaret Smith Court. Da quando è ritornata sui campi dopo la maternità, l’americana non è più riuscita a vincere uno Slam, perdendo quattro finali negli ultimi due anni.
I RITORNI D’ELITE
Un torneo che, per il momento, ha anche segnato i graditi ritorni ad alti livelli di due tra le giocatrici più vincenti degli ultimi anni: la spagnola Garbine Muguruza e la tedesca Angelique Kerber, mattatrice delle italiane in quanto protagonista delle eliminazioni della Cocciaretto e della Giorgi, le uniche due azzurre che hanno preso parte al torneo. Muguruza e Kerber, entrambe ex numero 1 del mondo, potrebbero incontrarsi ai quarti di finale.
LE CERTEZZE
Tutto semplice finora per le due favorite del torneo, l’australiana Ashleigh Barty e la romena Simona Halep. La prima, numero 1 del mondo e idolo di casa, ha avuto un cammino abbastanza agevole, ma ad aspettarla nei quarti di finale ci sarà la finalista degli ultimi Australian Open Petra Kvitova. Ancora più facile il percorso della Halep, numero 4 del ranking WTA, che nei tre match fin qui disputati ha lasciato le briciole alle sue avversarie, non perdendo nemmeno un set.
LE SORPRESE
Diverse sono, invece, le sorprese del torneo. Tra tutte il quarto di finale Kenin-Jabeur, entrambe mai così avanti in un torneo dello Slam: chi avrà la meglio in questo match affronterà la vincente della sfida tra Barty e Kvitova. Anche una tra Anett Kontaveit (numero 28 del mondo) e Iga Swiatek (classe 2001), potrebbe raggiungere il miglior risultato in carriera. Le due si sfideranno in un match che vale l’accesso ai quarti di finale.