Attivati i protocolli sanitari all’aeroporto di Malpensa da attuare in caso di sospetto coronavirus, il virus scoppiato nella città cinese di Whuan (di 11 milioni di persone) che ha finora causato 17 morti e oltre 470 casi di infezione segnalati in diverse città.
I protocolli dell’Organizzazione mondiale della sanità sono scattati a livello preventivo, per evitare che il virus possa arrivare in Lombardia e diffondersi in Italia. Anche se, a differenza dell’aeroporto di Fiumicino a Roma, non esistono voli diretti da Wuhan. Nell’aeroporto della capitale tutti i passeggeri dei voli provenienti dalla Cina sono sottoposti a controlli.
A Fiumicino «abbiamo deciso di convocare per venerdì mattina,presso l’istituto nazionale malattie infettive L. Spallanzani di Roma, i responsabili dei pronto soccorso, dei reparti di malattie infettive e dei servizi di prevenzione per illustrare le linee guida da seguire » ha dichiarato l’assessore alla sanità e l’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
All’aeroporto di Malpensa sono stati predisposti dei cartelli informativi per i passeggeri con informazioni e raccomandazioni sul comportamento più idoneo da assumere. Saranno numerosi i turisti cinesi che saliranno su un volo in vista del Capodanno che avrà inizio nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 gennaio.
Per i viaggiatori italiani il consiglio del Ministero della salute è quello di limitare le visite in Cina e di effettuare il vaccino contro l’influenza almeno quindici giorni prima della partenza. Il rischio di importazione in Europa del coronavirus è passato da “basso” a “moderato”.
❗Nuovo #coronavirus, in Italia attiva rete di sorveglianza e monitoraggio:
➡ da giovedì attivazione canale sanitario con controllo temperatura attraverso scanner per i prossimi voli in arrivo dalla città di Wuhan all'aeroporto di Fiumicino.
La nota ⤵https://t.co/NePR5rkT97 pic.twitter.com/QBqWXekW6T
— Ministero Salute (@MinisteroSalute) January 21, 2020
Intanto si è registrato il primo caso da contagio a Hong Kong: un uomo, arrivato da Wuhan con il treno, è ora ricoverato in ospedale. La Corea del Sud valuta se chiudere temporaneamente i confini. Un’operazione simile avvenne nel 2003 per la Sars.
Il virus
Alla fine del 2019 sono stati segnalati i primi casi di coronavirus, appartenente alla famiglia delle coronaviridae, individuata per la prima volta negli anni sessanta. Il nome deriva dall’aspetto a forma di corona, visibile al microscopio.
Il virus è simile alla Sars, la sindrome respiratoria acuta grave che tra il 2002 e il 2003 causò 775 morti e alla Mers (sindrome respiratoria medio-orientale), malattia infettiva identificata per la prima volta nel 2012, in Arabia Saudita. La Mers si manifesta con caratteristiche cliniche che variano dalla malattia asintomatica o lieve alla sindrome da distress respiratorio acuto, fino all’insufficienza multiorgano che porta al decesso. Le probabilità di morte sono elevate nei soggetti con diabete. Nella maggior parte dei casi l’infezione da Mers-CoV si manifesta con febbre, tosse e difficoltà respiratorie: sintomi simili al virus che è scoppiato in Cina.