I detenuti del carcere di Mammagialla, a Viterbo, sarebbero stati sottoposti a uno “schema di maltrattamenti inflitti deliberatamente”. A denunciarlo è il Cpt, comitato anti tortura del Consiglio d’Europa di Strasburgo, in seguito a un rapporto sulla visita condotta lo scorso marzo in Italia.
L’ispezione era volta a valutare le misure di isolamento imposte ai carcerati. Un detenuto sarebbe stato preso a pugni da un gruppo di agenti dopo che gli era stato trovato un cellulare in tasca. Sembra però che ci siano stati episodi ancora più estremi: sarebbero stati bruciati i piedi a un carcerato per verificare se stesse fingendo uno stato catatonico.
Interrogate, le vittime avrebbero individuato specifici agenti e ispettori come autori dei presunti maltrattamenti. Si tratterebbe di una una vera e propria ‘squadra punitiva’. Ulteriori abusi di potere sarebbero stati riscontrati nelle carceri di Biella, Milano Opera e Saluzzo.