Se da una parte Matteo Salvini è pronto a farsi “crocifiggere” in nome del nazionalismo, dall’altra le Sardine si sono moltiplicate fino a raggiungere 40mila persone pronte a contrastarlo. La folla che si è riunita domenica 19 gennaio in piazza VIII agosto a Bologna, ha trasformato la città romagnola in un mare di gente, unita dalla voglia di dimostrare il suo dissenso contro la politica dell’ex Ministro dell’Interno. A intrattenere i manifestanti, un concertone aperto sulle note del nuovo inno delle Sardine 6000 (siamo una voce) del cantautore ravennate MaLaVoglia: «Siamo Sardine e siamo tante, siamo formiche col passo di elefante, siamo l’allarme che sta già suonando, spargete voce, il vento sta cambiando».
La contesa delle piazze
Il movimento anti-Salvini aveva chiesto la piazza di Bibbiano in occasione di un flashmob programmato per giovedì 23 gennaio, lo stesso giorno scelto dal leader della Lega per concludere la campagna elettorale in Emilia Romagna. Nonostante le Sardine si fossero prenotate per prime, la Questura sembra aver dato la precedenza al leghista. «C’è stato richiesto un passo indietro in nome dell’accordo coi partiti di dare la precedenza a loro in campagna elettorale, ma allora non dovevano rilasciarci l’autorizzazione – hanno raccontato Youness Warhou e Giulia Sarcone, rappresentati della delegazione delle Sardine reggiane -. Rispetteremo sempre la legge, non andiamo contro le istituzioni, ma chiediamo che dicano ufficialmente che tolgono la piazza alle Sardine per darla alla Lega. Noi, se saremo costretti, promuoveremo una piazza alternativa».
Al fianco delle Sardine anche artisti e personaggi dello spettacolo
I numeri della serata del 19 gennaio riflettono il grande consenso che i quattro fondatori del movimento stanno ottenendo in Emilia Romagna, non solo dei cittadini ma anche di molti artisti come gli Skiantos, Bandabardò, Modena City Ramblers, Marlene Kuntz, Afterhours, Subsonica e Marracash. Sul palco anche personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Presenti anche l’ex ministro per la coesione territoriale del governo Monti Fabrizio Barca, il regista Pif e il giornalista Sandro Ruotolo.
Dalle piazze alle urne
L’evento cade a una settimana dal voto per le Regionali e dopo due mesi dalla prima manifestazione spontanea in piazza Maggiore, sempre a Bologna, che ha dato il via al movimento di piazza anti-populista in tutta Italia.
«La nostra speranza è che queste piazze si traducano in una partecipazione anche elettorale, una presa di coscienza perché siamo ad un punto di svolta – ha dichiarato il fondatore del movimento delle Sardine Mattia Santori -. Tra una settimana si capirà se siamo ancora destinati ad altri decenni di sovranismo e di squadrismo digitale oppure se possiamo aprire una nuova epoca fatta di relazioni e di democrazia partecipata».