Per la prima volta in Italia una donna è presidente della Corte costituzionale. Marta Cartabia, 56 anni, di Varese, è stata eletta l’11 dicembre 2019. Questa sarà per tutti una data storica: Cartabia ricoprirà la quarta carica dello Stato. Scelta dai 14 giudici, è stata vicepresidente della stessa Corte per cinque anni ed è presente da otto anni alla Consulta.
Laureata con lode in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, è stata per diverso tempo ricercatrice di diritto costituzionale. Ha insegnato Istituzioni di diritto pubblico all’Università degli Studi di Verona e Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nel suo palmares anche numerosi atenei stranieri, tra cui: Tours, Tolone, San Sebastian, Eichstatt. Oltre a essere membro dell’Associazione italiana dei costituzionalisti, ha diretto alcune riviste di settore. Nel 2011, l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’ha nominata giudice della Corte Costituzionale. In quell’occasione aveva già scritto la storia: terza donna a essere nominata giudice e tra i più giovani magistrati.
Cartabia prenderà il posto di Giorgio Lattanzi che ha lasciato il palazzo dopo nove anni di permanenza. La giurista seguirà le impronte date da Lattanzi, largamente condivise tra i giudici, che stanno segnando la giurisprudenza costituzionale, come quelle sul fine vita e sull’ergastolo ostativo, e l’apertura della Corte verso l’esterno e la società su cui queste decisioni si riversano.
«È una bella notizia – dice il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini – che ci sia stata l’unanimità e che per la prima volta una donna ricopra un incarico così importante». Ermini ha espresso a Cartabia «gli auguri di buon lavoro da parte del Consiglio».