Tornano negli Usa le esecuzioni a livello federale dei condannati a morte, dopo 16 anni durante i quali nessuna pena capitale era stata portata a termine (l’ultima federale quella di Louis Jones nel 2003). Lo scorso luglio, il ministro della giustizia William Barr, aveva ordinato la condanna a morte di cinque persone colpevoli di gravi omicidi. Verranno eseguite nel penitenziario federale di Terre Haute in Indiana.
Poche ore fa, l’esecuzione della prima iniezione letale: il condannato è Daniel Lewis Lee, un suprematista bianco giudicato colpevole, insieme al complice Chevie Kehoe, di aver ucciso una famiglia di tre persone, tra cui un bambino di otto anni. Nei prossimi giorni toccherà a Lezmond Mitchell, che ha ucciso un’anziana signora, Wesley Ira Purkey, colpevole di stupro e omicidio di una ragazzina di 16 anni, Alfred Bourgeois, che ha molestato e picchiato a morte la figlia di due anni, e Dustin Lee Honken, condannato per la strage di una famiglia di cinque persone. Quattro di questi casi provengono da Stati dove è in vigore, oltre alla pena di morte federale, anche quella statale (Arkansas, Arizona, Missouri e Texas). Un caso arriva invece dall’Iowa, dove la legge statale non autorizza la pena capitale.
La pena di morte federale è prevista per quei reati che coinvolgono direttamente gli interessi federali, come il terrorismo e lo spionaggio. Benché nessuno dei cinque sia accusato di questi reati, il dipartimento guidato da Barr ha spiegato di avere ripristinato la pena capitale a causa della gravità dei reati compiuti dai cinque detenuti.
Cambia il cocktail letale
Il ripristino delle esecuzioni per mano federale non è l’unica novità introdotta lo scorso luglio dall’amministrazione di Donald Trump. In un comunicato stampa datato 25 luglio, il Governo Federale aveva annunciato l’adozione di un nuovo protocollo di esecuzione. L’iniezione letale non sarà più composta da un cocktail di tre farmaci iniettati in successione, ma prevederà un’overdose di un solo farmaco: il Pentobarbital.
Le esecuzioni federali: abolite e reindrotte
La pena capitale negli Stati Uniti era stata abolita, a livello federale, dalla Corte Suprema, nel 1972. Nel 1988 è stata reintrodotta, ma richiesta solo in casi particolari, come massacri razzisti e attentati. Il governo federale l’aveva però, nei fatti, sospesa dal 2003 a quest’anno. Non ha avuto invece interruzioni la pena di morte a livello statale, con oltre 200 esecuzioni dal 2010 in 14 stati.