La Formula 1 è il top del motorsport. La massima espressione dell’automobilismo. Esiste da ormai 70 anni e ogni tappa della sua storia ha avuto un unico filo conduttore: i tifosi. D’altronde, se non ci fosse del pubblico presente sulle tribune dei circuiti o nessuno seguisse questo sport in televisione, la Formula 1 non avrebbe ragione d’esistere. Ma esattamente oggi qual è il rapporto tra questa disciplina e i propri appassionati?
La risposta non è facile, dato che la stagione 2019 appena conclusa può benissimo rappresentare il simbolo dell’ennesimo cambiamento di questa relazione fra la Formula 1 e i suoi tifosi. Lo scorso 9 giugno abbiamo tutti assistito al fatto che molto probabilmente ha cambiato per sempre le regole del gioco. Ovvero il celebre episodio avvenuto in Canada, fra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, dove il ferrarista ha tagliato per primo il traguardo vincendo tecnicamente la gara, salvo poi doverla consegnare su un piatto d’argento al pilota Mercedes a causa di una penalità di 5 secondi. Vettel, una volta uscito fuori pista, nel rientrare avrebbe accompagnato Hamilton verso il muro, senza mai toccarlo. Questo non ha comunque impedito ai commissari di gara di infliggere una sanzione al ferrarista.
Per via di questo risultato modificato da agenti esterni, si è verificata un’autentica insurrezione popolare che ha costretto la Formula 1 a dover fare qualcosa per cambiare le regole del gioco. Dopo quell’episodio infatti i contatti in pista non sono stati più puniti eccessivamente e i piloti si sono sentiti più liberi di battagliare tra loro, senza paura di subire una penalità. Ovvero quello che da sempre vogliono i tifosi di questo sport. All’appassionato di corse non piace vedere alterato il risultato della gara, dopo ore e ore di investigazione, e forse Liberty Media, la società americana proprietaria della Formula 1, ha capito cosa è meglio per tutti.
Nella storia della disciplina, il pubblico si è sempre entusiasmato per i duelli rusticani in pista tra i vari campioni che questo sport ci ha offerto in 70 anni e dopo l’episodio fra Vettel e Hamilton, nella seconda metà del campionato, le gare sono state molto più divertenti da vedere. A partire dal duello in Austria che ha visto protagonisti, con tanto di ruotata, i due fenomeni della nuova generazione Max Verstappen e Charles Leclerc. «È stato l’episodio spartiacque – come afferma Daniele Sparisci, inviato della Formula 1 per il Corriere della Sera –. Il contatto fra i due è l’emblema della nuova linea adottata dalla direzione di gara. Prima del Canada sicuramente la ruotata di Verstappen a Leclerc sarebbe finita sotto investigazione, invece la vittoria del pilota Red Bull in Austria non è mai stata messa in discussione».
Più i piloti si sentono liberi di lottare in pista tra loro, più le gare diventano ricche di emozioni e questo non può che essere un vantaggio per gli appassionati. Negli ultimi anni, le rigorose penalità e le regole troppo complicate non hanno fatto altro che allontanare il pubblico dalla Formula 1. Questo perché chi si trovava al comando di questo sport non sempre riusciva a capire i veri gusti dei tifosi. Ora c’è Liberty Media. Che da buoni americani hanno intenzione di spettacolarizzare sempre di più quello che avviene in pista, ma devono ancora lavorare sulla gestione delle questioni tecniche, come il caso sulla benzina della Ferrari di Charles Leclerc nell’ultimo appuntamento di Abu Dhabi.
Il regolamento cervellotico adottato nelle ultime stagioni non ha fatto altro che frenare la passione dei tifosi per la disciplina che tanto hanno amato. Effettivamente non è facile capire perché dobbiamo parlare di Power Unit anziché di motore o perché per sorpassare ci sia bisogno di uno strumento che faccia aprire un flap dell’alettone posteriore come il Drs. Lo scorso 31 ottobre, prima del Gran Premio degli Stati Uniti che ha visto Lewis Hamilton conquistare matematicamente il suo sesto titolo mondiale, Liberty Media ha introdotto le regole che entreranno in vigore a partire dal 2021.
Più sorpassi e più show. Sarebbe questo lo slogan delle novità ideate dai massimi vertici della Formula 1. Ci riusciranno? Solo il tempo ce lo dirà, ma intanto Liberty Media ha pensato bene di stravolgere nuovamente l’aerodinamica delle vetture per favorire lo spettacolo. «Oggi infatti le appendici delle vetture creano dei vortici che rovinano le gomme – come afferma Sparisci – e rimanendo in scia l’aria calda proveniente dalla macchina davanti provoca delle turbolenze alla propria vettura. Con queste nuove regole i piloti potranno seguire chi gli è davanti senza subire eccessivi danni. La perdita di carico aerodinamico che oggi è del 50% dovrebbe scendere al 5-10% e così in pista ci saranno più chance per sorpassare».
Con le nuove regole pensate da Liberty Media, le macchine dovrebbero essere più lente di circa 3,5 secondi al giro, cosa preoccupante per tecnici e ingegneri. Ma al pubblico onestamente interessa poco che una vettura sia più lenta rispetto all’anno precedente. Perché se queste nuove regole non ci faranno più vedere dei lunghi trenini regalando sempre più battaglie in pista, magari aperte anche alle squadre di seconda fascia che vorranno beneficiare dell’introduzione del budget cap, allora sarà meglio per tutti. Per Liberty Media, che sarà contenta di aver riportato lo spettacolo in Formula 1. Per i piloti, che si esalteranno nel poter lottare ancora di più tra loro. E ovviamente per noi tifosi, che potremo seguire delle gare sempre più avvincenti e appassionanti.
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