Un film su Elton John, mattone e occhiali griffati: così sarebbe stata investita una quota dei fondi della Santa Sede. Dalle colonne del Corriere, nella mattina del 4 dicembre, Mario Gerevini e Fabrizio Massaro hanno portato alla luce la trama degli investimenti del veicolo Centurion Global Fund, a cui parteciperebbe anche la Segreteria di Stato Vaticano. Stando a quelle che il quotidiano di via Solferino hanno classificato come “varie e attendibili fonti”, la partecipazione della Santa Sede corrisponderebbe ai due terzi dei 70 milioni di euro raccolti finora. Al vertice di Centurion Global Fund figura Enrico Crasso, 71 anni, ex dirigente di Credit Suisse – attraverso cui ha a lungo amministrato le casse del Vaticano – e titolare a Lugano di Sogenel holding.
La pista dei soldi
È da 16 milioni l’investimento più corposo, con cui il fondo con sede a La Valletta ha rilevato ABB, multinazionale svizzero-svedese situata in Italia che si occupa di robotica e automazione tecnologica. Con l’acquisizione da 10 milioni del 14% di New Deal, società del patron del Genoa Enrico Preziosi, Centurion ha di fatto acquisito l’1,67% di Giochi Preziosi. Vale 6 milioni, invece, l’asse che collegherebbe Città del Vaticano a Torino. A tanto ammonta il 25% di Italia Independent, azienda di occhiali e prodotti lifestyle di Lapo Elkann. Partecipazioni inoltre nella produzione del film Men in Black International e di Rocketman, sulla vita di Elton John.
Ulteriori investimenti nel settore dell’acqua minerale con 4,7 milioni di euro indirizzati al veicolo Cristallina Holding, di cui fanno parte Acqua Pejo e Goccia di Carnia. Nell’ottobre del 2018, poi, il fondo di Crasso avrebbe acquistato, per conto della Segreteria di Stato Vaticana, il 10% di Abbassabollette, una start up che offre soluzioni per risparmiare su luce e gas. Altri 4,5 milioni investiti in Bdm Costruzioni e appalti srl.
Indaga la Chiesa
Un’operazione finanziaria finora infruttuosa, col fondo che a fine 2018 perdeva il 4,61%. Sui rapporti tra i veicoli di Crasso e la Segreteria, la Sala Stampa Vaticana ha dichiarato che le indagini sono ancora in corso e che la posizione della Santa Sede sui fondi è da accertare. Si apre un nuovo caso, a tre mesi dallo scandalo dell’acquisto del palazzo di Sloane Avenue a Londra.