La compagnia di consegna a domicilio on-line Deliveroo abbassa ancora una volta i compensi ai suoi rider. La diminuzione da 4.80 euro dello scorso anno ai 3,80 di oggi ha scatenato la protesta dei rider iscritti al sindacato UILTuCS. Nonostante le giustificazioni dell’azienda fondata nel 2013 da Will Shu, i dipendenti continuano a denunciare pessime condizioni di lavoro e salari troppo bassi.
Deliveroo, dal suo canto, chiarisce che la tariffa è variabile e viene decisa in base a una serie di fattori, come fasce orarie e distanza. Inoltre, sottolinea che è l’unica azienda nel campo del food delivery ad offrire ai suoi dipendenti «un incentivo minimo orario di 7,50 euro l’ora nel caso in cui non si ricevano consegne da fare». Nell’estate del 2018 i rider firmarono il il cosiddetto “dynamic free”, il contratto che prevede la somma di una tariffa minima a consegna e di una parte di pagamento variabile a seconda della distanza percorsa dal fattorino.
Attualmente però le scelte aziendali sembrano fare un passo indietro rispetto al contratto firmato nel 2018. Nella giornata di ieri, anche i dipendenti di Amazon, hanno incrociato le braccia per denunciare “i carichi di lavoro estenuanti”. Allo sciopero hanno partecipato tutte le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, insieme ad associazioni più piccole come l’UGL. La scelta del pacchetto di 16 ore di sciopero è ricaduta nei giorni precedenti al “Black Friday”.