Il Manchester City di Guardiola punta sempre più in alto. Il patron della squadra inglese, lo sceicco Al Mansour, ha deciso di cedere una fetta della società, circa il 10%, a una cordata statunitense per ben 500 milioni di dollari. Una cifra da capogiro che fa salire alle stelle il già altissimo valore della proprietà, stimato per 4,8 miliardi di dollari.
L’acquirente d’oltreoceano, Silver Lake, è un fondo della Silicon Valley che ha da sempre investito in gruppi di tecnologia hi-tech come Skype e Alibaba decidendo di inoltrarsi nel mondo calcistico.
Chairman Khaldoon Al Mubarak discusses today’s CFG announcement as we welcome Silver Lake to the family.
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— Manchester City (@ManCity) November 27, 2019
I nuovi soci si vanno ad unire alla grande famiglia del City Football Group (Cfg) che domina il calcio mondiale possedendo ben 6 squadre sparse in tutto il globo, oltre ovviamente il Manchester City: New York City FC (USA), Melbourne City (Australia), Girona (Spagna), Club Atletico Torque (Uruguay), Sichuan Jiuniu (Cina).
Questo nuovo innesto ha permesso alla squadra inglese di mettersi alle spalle dal punto di vista del capitale società come Real Madrid e Dallas Cowboys (NFL).
Lo strapotere economico ha permesso al City di raggiungere traguardi nazionali sempre più convincenti negli ultimi anni disintegrando la concorrenza. Ad esempio, i cityzens sono passati dall’essere la seconda squadra di Manchester, priva di storia e succube dei successi dei cugini dello United, a surclassare i Red Devils su tutti i fronti, sportivi e non.
Dunque, la squadra più ricca del mondo allenata dal migliore allenatore, Pep Guardiola, incapace però di ottenere risultati convincenti in campo internazionale.