Dopo 12 giorni è finito il Gran Premio del Canada. D’altronde, questi sono i tempi della giustizia sportiva in Formula 1. Il reclamo della Ferrari contro la penalità di cinque secondi subita da Sebastian Vettel a Montreal è stato respinto. Dunque, la vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes è confermata.
Alle 14:15 di venerdì 21 giugno, si sono riuniti al circuito del Paul Ricard, dove domenica 23 si correrà il GP di Francia, i quattro commissari della gara canadese: Gerd Ennser, Mathieu Remmerie, Mike Kaerne e l’ex pilota Emanuele Pirro. Il direttore sportivo della Ferrari, Laurent Mekies, aveva portato nuovi dati all’attenzione dei giudici, ma la FIA (Federazione Internazionale Automobilistica) ha fatto sapere che «non sono emersi elementi significativi che non erano a disposizione delle parti coinvolte al momento della decisione».
L’istanza di revisione presentata dalla Ferrari, come previsto dall’articolo 14 del regolamento sportivo della Fia e dal 2.2 di quello della Formula 1, è stata dunque giudicata non sufficiente per modificare il risultato della gara di Montreal. La penalità di cinque secondi comminata a Vettel per aver stretto Hamilton contro le protezioni è confermata. Secondo la Ferrari, i nuovi elementi sembravano essere «prove schiaccianti» per scagionare la Rossa, ma le analisi della telemetria e delle numerose on board camera non sono bastate.
Se si è arrivati finalmente all’esito della corsa canadese, è già iniziato il GP di Francia con le prime due sessioni di prove libere proprio sul circuito del Paul Ricard. In testa le Mercedes, con Valtteri Bottas davanti a Lewis Hamilton. A seguire le Ferrari: Charles Leclerc terzo e quarto Sebastian Vettel.