Meritava lui. È stato in testa per 70 giri su 70. Ma i commissari hanno deciso diversamente. Sebastian Vettel ha comandato il Gran Premio del Canada per tutta la durata della corsa. Primo in qualifica, primo alla partenza, primo dopo il pit stop, primo alla bandiera a scacchi. Ma per i libri di storia della Formula 1 il vincitore di Montreal 2019 è Lewis Hamilton.
Una gara perfetta, dopo la pole position del sabato, macchiata da una sola sbavatura: andare largo alla curva 4 nel giro 48. Vettel è passato sull’erba ed è subito rientrato in pista, per non far entrare Hamilton. Un errore che quasi gli ha fatto perdere il controllo della vettura, eppure, la sua manovra è stata considerata scorretta dai commissari di pista, come se si trattasse di un blocco nei confronti del rivale. Decisione estremamente sbagliata, perché dai numerosi replay si può benissimo vedere che Vettel stava perdendo la macchina e che non voleva certo bloccare l’avversario.
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È stata percepita così e per Vettel è arrivata una penalità di 5 secondi da aggiungere al tempo finale della gara. In una corsa poi così tirata, a Hamilton è bastato rimanere a pochi decimi dal ferrarista per conquistare la prima posizione ufficiale. Il tedesco è passato per primo alla bandiera a scacchi, ma non poteva recuperare 5 secondi negli ultimi giri e l’inglese si è preso i 25 punti. Una decisione difficile da digerire, anche perché la Formula 1 meriterebbe più equità. I commissari dovrebbero essere sempre gli stessi a ogni gara e le penalità dovrebbero essere sempre equilibrate.
Davvero un peccato rovinare la corsa più combattuta della stagione, in cui la Ferrari si è finalmente mostrata in grado di combattere con la Mercedes. Forse alla settima gara, poteva anche starci la vittoria di una macchina non argento. Meritava la Rossa. Meritava Sebastian Vettel. Invece, quinta affermazione in questo 2019 per Hamilton e settima in altrettante corse per la Mercedes. Dietro ai due campioni del mondo, chiude terzo Charles Leclerc, autore di un buon weekend, ma mai al livello degli altri due. Così per la prima volta quest’anno la Ferrari va a podio con entrambi i piloti.
Non sale sul podio invece Valtteri Bottas, che fa il giro più veloce ma chiude solo quarto con l’altra Mercedes e perde tanti punti da Hamilton. Buona rimonta per Max Verstappen, che dopo la brutta qualifica, chiude quinto su Red Bull. Doppiati tutti gli altri, a partire dalle due Renault: Daniel Ricciardo sesto e Nico Hulkenberg settimo. Male Pierre Gasly, ottavo con l’altra Red Bull, staccatissimo dal compagno di squadra. A punti anche il pilota di casa Lance Stroll, nono su Racing Point, e Daniil Kvyat, decimo su Toro Rosso.
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Con il settimo successo della carriera sulla pista intitolata a Gilles Villeneuve, Hamilton allunga nel mondiale piloti con 162 punti. 133 per Bottas, ora a -29 dal compagno di squadra. Terzo Vettel a quota 100, che vincendo si sarebbe avvicinato ai due avversari. Poi Verstappen 88 e Leclerc 72. Nei costruttori, in testa la Mercedes con 295 punti. Seconda la Ferrari a 172 e terza la Red Bull a 124.
Sebastian Vettel e la Ferrari sono stati più veloci di tutti al sabato e alla domenica. Il tedesco è passato per primo davanti alla bandiera a scacchi, ma la vittoria è andata a Lewis Hamilton e alla Mercedes. La penalità è stata eccessiva, ingiusta. Ma forse la Mercedes ha ancora troppo potere politico all’interno della Formula 1 e la Ferrari deve tornare a vincere in pista e ai box. Il campionato 2019 probabilmente è già andato, ma in Canada ci sono stati ottimi segnali. Si può ancora fare molto bene. E vincere veramente. Magari già in Francia il 23 giugno al Paul Ricard.