Come riporta l’Ansa gli Usa imporranno dazi del 5% sulle importazioni dal Messico a partire dal 10 giugno. I dazi resteranno in vigore fino che a non si fermerà il flusso di migranti dal Messico. Lo annuncia il presidente americano Donald Trump, precisando che le tariffe saliranno gradualmente fino a quando il problema dell’immigrazione illegale non sarà risolto: aumenteranno al 15% il primo agosto, per poi salire al 20% a settembre e al 25% a ottobre.
Una decisione che fa aprire in pesante calo le Borse europee, con gli investitori temono l’apertura di un nuovo fronte di tensione dopo quello con la Cina. Avviano la seduta in rosso Francoforte (-1,34%), Madrid (-1,12%) Parigi (-0,96%), Londra (-0,89%).
Dai tempi della campagna elettorale, Trump ha sempre puntato moltissimo sulla questione dei migranti illegali che arrivano dal Messico negli Stati Uniti, arrivando a parlarne come di una «crisi nazionale». Una delle sue promesse elettorali, probabilmente la più discussa, era stata la costruzione di un muro lungo tutto il confine tra Stati Uniti e Messico.
Il rifiuto del Congresso di finanziare l’opera ha però costretto Trump per ora ad accantonarla, cercando altre soluzioni a quello che lui ritiene essere un grosso problema di sicurezza pubblica.
«Gli Usa sono stati un ‘salvadanaio‘ dal quale tutti hanno preso. Ora però difendiamo gli interessi americani», spiega il presidente Usa. «Abbiamo fiducia nel fatto che il Messico agirà e lo farà rapidamente per aiutare gli Stati Uniti a mettere fine a questo problema pericoloso».
Kevin McAleenan, il segretario di stato ad interim per la Sicurezza nazionale, ha detto che il successo degli sforzi del Messico sarà valutato in base al numero di persone che arriveranno negli Stati Uniti, ma ha poi spiegato che la sua amministrazione si aspetta essenzialmente che il Messico faccia tre cose: aumentare i controlli al confine con il Guatemala, intervenire duramente contro i trafficanti che aiutano i migranti e aiutare gli Stati Uniti a gestire le richieste di asilo.
Il presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador ha risposto con una lettera in cui ha duramente criticato Trump ma in cui ha anche parlato della necessità di trattare e trovare una soluzione diplomatica al problema dei migranti, per evitare l’entrata in vigore dei dazi.