Adesso ha un nome, l’attentatore che posizionò una bomba avanti la sede storica della Lega di Villorba a Treviso. Si tratta di JuanFernandez Sorroche, un anarchico spagnolo gravitante nell’area insurrezionalista, colpevole di aver posizionato l’ordigno lo scorso 16 agosto. L’uomo, di 42 anni, era solito frequentare anche i circoli anarchici di Rovereto (in provincia di Trento) e le manifestazioni No Tav e avrebbe partecipato al furto della fiamma olimpica a Torino nel 2006.
Ad incastrarlo è stato il DNA; infatti sono state trovate tracce di sudore sui fili della bomba e sulle lettere recapitate nella sede della Lega di Treviso. Con lui è finito in manette anche il bresciano Manuel Oxoli, 38 anni, accusato di aver favorito la latitanza di JuanFernandez Sorroche. Il provvedimento nei riguardi dell’uomo è stato rilasciato dalla Procura Distrettuale di Venezia ed eseguito dalla Digos lagunare e dalla Direzione Centrale polizia di prevenzione. Il gip di Brescia ha convalidato il provvedimento.
La bomba era esplosa all’esterno della sede, il K3. La sede si trova nella zona industriale di Villorba, ma le deflagrazioni non hanno provocato né feriti né danni alla struttura. La comunicazione della presenza delle bomba era stata comunicata alla Polizia da una cellula anarchica. Si trattava della Haris Hatzimihelakis/Internazionale nera 1881-2018, che ha rivendicato anche un’esplosione precedente.
La rivendicazione avvenne attraverso un volantino/manifesto pubblicato su internet il 12 agosto 2018. La cellula terroristica anarchica dichiarava di aver “attaccato con un ordigno la sede della Lega a Treviso“. La rivendicazione del gesto, giorni prima dell’evento, era atta ad attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. Il secondo ordigno, quello inesploso, infatti non era inesploso per caso. Si trattava di una trappola per colpire chiunque sarebbe arrivato in soccorso dopo aver sentito la prima esplosione, nell’obiettivo del gruppo anarchico dopo il primo scoppio sarebbero dovuti esserci o il personale e politici della Lega o poliziotti (che pare fossero i principali obiettivi) per venire travolti dalla potenza della bomba.