ELEZIONI REGIONALI E AMMINISTRATIVE
Con quasi il 50%, Alberto Cirio, del centro destra conquista il Piemonte sconfiggendo Sergio Chiamparino che si ferma al 35,8%. La Lega è il primo partito alle elezioni con il 35%, segue il Pd. Al terzo posto il M5s con il 13,4%. Il centro-destra conquista così tutto l’arco alpino e, proprio questo, il partito di Matteo Salvini inizia già a spingere per la questione Tav. Alle comunali però è il Pd a fare il boom. A Bari infatti democratici si affermano con Antonio Decaro, che resta sindaco con il 66,24%. Anche Pesaro, Bergamo e Modena sono nelle mani del centro-sinistra. A Firenze vince Dario Nardella che conquista il 57,05% di voti. Livorno, dopo l’esperienza di Filippo Nogarin, si avvia al ballottaggio, dove non ci sarebbe la candidata pentastellata Stella Sorgente: la sfida sarebbe tra il candidato sindaco del centrosinistra e quello del centrodestra. Al ballottaggio anche Ferrara, Reggio Emilia, Prato, Forlì, Potenza e Campobasso, dove il M5s era accreditato del 34,5% delle preferenze ma è poi scivolato in terza posizione e sarebbe fuori dal secondo turno. Il centro-destra conquista invece Foggia con Franco Landella (45,9%), Perugia con Andrea Romizi (59,8%) e Pescara con Carlo Masci (51,3%), L’ex Dc Ciriaco De Mita è stato intanto rieletto sindaco di Nusco, in provincia di Avellino, a 91 anni. L’affluenza definitiva per le Comunali è stata del 68,01%, in calo rispetto al 70,97% delle precedenti omologhe. L’affluenza più alta si è registrata in Umbria con il 71,49%. Dopo undici anni di commissariamento anche San Luca (RC) ha il suo sindaco. È stato eletto Bruno Bartolo della lista “San Luca ai sanluchesi”. È stato sconfitto dal confronto elettorale il secondo candidato Klaus Davi che ha ottenuto solo 15 voti.
ELEZIONI EUROPEE
La Lega (34,33%) di Matteo Salvini si attesta come primo partito alle elezioni europee del 2019 conquistando 28 seggi. Il Partito Democratico (22%) di Nicola Zingaretti ha ottenuto, in una lotta serrata con il Movimento Cinque Stelle (17,07%), il secondo posto con 19 seggi contro i 16 del M5S. Seguono Forza Italia (8,79%) con 7 seggi, Fratelli d’Italia (6,46%) con 5 seggi e +Europa che raggiunge il 3,09%, ma rimane fuori dal Parlamento. Il centro destra ottiene più del 40% superando il risultato riscosso da Matteo Renzi cinque anni fa. Risultati completamente ribaltati anche rispetto alle elezioni nazionali del 4 marzo 2018. La Lega di Matteo Salvini si era attestato infatti al 17,85% mentre il Movimento 5 Stelle aveva ottenuto il 32,68%. Alle elezioni europee, invece, i due alleati di governo hanno occupato l’uno il posto dell’altro.
Il leader del Carroccio, che ha seguito lo spoglio nel suo quartiere generale in via Bellario, ha festeggiato la vittoria già durante la sera del 26 maggio. Il ministro degli Interni ancora una volta ha utilizzato i social per ringraziare gli italiani.
Una sola parola: GRAZIE Italia! 🇮🇹 pic.twitter.com/PEmaNvCpNJ
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 26, 2019
IL VOTO IN ITALIA
La Lega ha ottenuto un enorme successo in tutta Italia tranne al Sud, dove il Movimento 5 Stelle conquista il primo posto. Nella circoscrizione del nord-est la Lega ottiene il 41,01%, il Pd 23, 7%, il Movimento Cinque Stelle il 10,3%, Forza Italia il 5,4% e Fratelli d’Italia il 5,8%. Sotto la media nazionale il Movimento 5 Stelle con il 12,9%. In Piemonte la Lega è il primo partito, con il 37,1% dei voti, seguito dal Pd, che con il 23,9% dei consensi scavalca il Movimento 5 Stelle, sceso al 13,2%. Exploit storico in Valle d’Aosta della Lega che alle elezioni europee supera il 37%, sbaragliando la coalizione autonomista che governa la regione (Union valdotaine, Uvp, Alpe e Stella Alpina). Il Pd (reduce da un deludente 5% delle regionali di un anno fa) è ora il secondo partito con il 16,22%. Il Movimento 5 Stelle non raggiunge il 10% (9,69%), Forza Italia è al 5%. La Lega prima anche nel centro Italia con il 33,4%, segue il Partito Democratico con il 26,8%, il Movimento 5 Stelle con il 15,9%, Fratelli d’italia con il 6,99% che supera Forza Italia con il 6,25%. Al sud Italia il Movimento 5 stelle raggiunge il 29,2%, la Lega il 23,3%, il Pd il 17,8%, Forza Italia il 12,2% e Fratelli d’Italia il 7,5%. Nelle isole raggiunge il primo posto il Movimento 5 Stelle con il 29%, la Lega ottiene il 22%, il Pd il 18%, Forza italia il 14% e Fratelli d’Italia il 7,28%.
LE CURIOSITA’ DELLE ELEZIONI EUROPEE 2019
La Lega è il primo partito in Emilia-Romagna. A livello regionale il partito di Matteo Salvini ha preso il 33,8%, contro il 31,2% del Pd. In Liguria il Pd cresce più che a livello nazionale ottenendo il 24,9 dei consensi rispetto al 22,70 registrato sul territorio nazionale. A Genova, infatti, si conferma primo partito. In Lombardia la Lega ottiene il 43,44% dei voti, mentre il Pd il 23,04%. A Milano il primo partito rimane il Pd con il 36 per cento dei voti. Seconda la Lega con il 27 per cento circa. La Lega sfonda nel Lazio: il Carroccio è il primo partito nella regione della Capitale, governata dal Pd, con il 32,66%. I dem sono quasi dieci punti sotto, al 23,79%; ancora più indietro il M5s con il 17,93%. A Roma il Pd primo partito con il 30,62%, segue la Lega al 25,78%. Il M5s, partito della sindaca Virginia Raggi, registra il 17,58%. In Calabria il partito di Salvini arriva al 22,79% con un balzo di 17 punti rispetto alle politiche dello scorso anno. La Lega ottiene un clamoroso 30,75% di preferenze a Riace, il comune del reggino guidato fino a pochi mesi fa da Domenico Lucano e noto in tutto il mondo per il modello di accoglienza ed integrazione dei migranti che vi si praticava. Il primo partito in Campania resta comunque il Movimento 5 Stelle (26,67%) che subisce però un tracollo rispetto alle politiche del 2018. Il Movimento Cinque Stelle si conferma primo partito con il 33,86%, ma anche in Campania sfonda la Lega che arriva al 19,20%. Nella città di Napoli, la Lega di Salvini raccoglie il 12,36% dei voti ed è il terzo partito dietro il Movimento Cinque Stelle, al 39,86% (che in città conferma il suo primato con oltre 400 mila preferenze) e al Pd, che chiude al 23,29%. Se il M5s si conferma il primo partito con il 31,18%%, in controtendenza rispetto al resto del Paese dove perde consensi, il vero exploit in Sicilia lo fa la Lega che conquista il 20,77%. Significativo il risultato nell’isola di Lampedusa: qui la Lega supera addirittura il 45%, più del doppio del Pd, il partito che ha candidato il medico dei migranti Pietro Bartolo. Il Partito Democratico a Torino è il primo partito al 33,47%, con 132.639 voti. A seguire la Lega al 26,89%, con 106.567 voti, e il Movimento 5 Stelle al 13,33%, con 52.803 voti.
LEGA
«Ringrazio gli italiani che ci hanno aiutato. Adesso si cambia in Europa. Quella di quest’anno è stata una campagna elettorale complicata che mi ha visto attaccato e sbeffeggiato da ogni parte. È stata una battaglia impari con attacchi da diversi fronti» ha detto Salvini durante la prima conferenza stampa che si è tenuta nella notte tra il 26 e il 27 maggio. «La Lega è più forte e non userò questa vittoria come un’arma contro gli altri. Il mio avversario è e rimane la sinistra, è il Partito Democratico che ha mal governato in tutta Italia e in Europa. Gli alleati di governo continuano a essere miei amici e conto di tornare a governare insieme, abbassando i toni. Prenderò in mano il contratto di governo. Costituiremo una nuova Europa che farà valere i diritti dei lavoratori, degli imprenditori e dei giovani e sarà basato su valori cristiani» ha dichiarato dopo aver baciato un piccolo rosario e ripetendo così il gesto tanto criticato durante la manifestazione leghista di Milano. «Cambieremo i vincoli europei. Nascerà un’Europa nuova e sono contento che la Lega partecipi a questo rinascimento», ha poi commentato Salvini riferendosi ai risultati ottenuti dai sovranisti che si attestano al quinto posto, insieme ai Conservatori europei, e conquistano 57 seggi in Europa e che hanno visto anche la vittoria di Marine La Pen in Francia. Il leader, dopo il successo europeo, ha seguito i risultati delle elezioni amministrative che hanno visto coinvolti diversi comuni italiani.
PARTITO DEMOCRATICO
«Siamo molto soddisfatti dell’esito elettorale». A dirlo è il leader del Partito Democratico Nicola Zingaretti che ha seguito lo spoglio elettorale dalla sede di Roma insieme all’ex premier Paolo Gentiloni. «La scelta della lista unitaria del Partito Democratico si è rivelata una scelta vincente. Il bipolarismo è tornato a essere centrato sulla presenza del Pd in Italia. Il governo italiano esce da questa consultazione ancora più fragile per divisioni interne e in evidenti grandi difficoltà. Noi useremo la forza che arriva da questo risultato per andare avanti soprattutto nei contenuti che sia fondato sulla crescita e sullo sviluppo. Il voto ci consegna una grande sfida che è quella di costruire una contrapposizione a Matteo Salvini che il vero leader del centro destra». Il Pd ha infatti ottenuto un risultato importante dopo la sconfitta delle elezioni nazionali del 2018 che ha sancito la fine dell’era Renzi e l’inizio di diatribe e conflitti che, con il risultato delle consultazioni europee, sembrerebbero terminati. «L’aggressione sovranista alle istituzioni europee è fallita. Dentro il parlamento europeo c’è un’ampia e solida maggioranza che ha voglia di rilanciare il sogno europeo» ha poi commentato relativamente ai risultati europei che vedono l’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici al secondo posto con 150 seggi.
MOVIMENTO 5 STELLE
Risultato poco soddisfacente per i pentastellati di Luigi di Maio che, se nella notte delle elezioni nazionali del 2018, hanno esultato fin dai primi exit poll con tweet e dichiarazioni ufficiali; durante le europee hanno preferito aspettare i dati reali. Dopo il boom del 2014 e la strabiliante vittoria del 2018, i 5 stelle sono stati superati dal Partito Democratico. Le lotte interne e l’ingombrante presenza dell’alleato di governo non hanno risparmiato il movimento del ministro dello Sviluppo Economico. «Restiamo comunque l’ago della bilancia in questo governo. Da qui in avanti più attenzione ai territori». Così il leader del M5S. «Siamo stati penalizzati dall’astensione, soprattutto al Sud, ma ora testa bassa e lavorare», sottolinea Di Maio. L’EFDD, di cui il Movimento fa parte, ha ottenuto 56 seggi e si è attestato in sesta posizione dietro ai socialisti e ai sovranisti.
FORZA ITALIA
Scarsi risultati anche per il partito di Silvio Berlusconi che perde punti rispetto alle europee del 2014. «Ho fatto il massimo e ho dato tutto, ho la coscienza a posto, siamo rimasti un argine contro i sovranisti e contro quegli incompetenti dei Cinque Stelle. Si dimostra comunque che è iniziato lo scollamento degli italiani da questo governo e che senza il centrodestra unito non si va da nessuna parte». commenta da Arcore il leader di FI. «Forza Italia rimane centrale e determinante per la costituzione di una maggioranza di centrodestra alternativa al governo giallo-verde». Nonostante il risultato il Partito Popolare europeo conquista la medaglia d’oro attestandosi al primo posto con 179 seggi.
FRATELLI D’ITALIA
Il partito di Giorgia Meloni è entrato per la prima volta nel Parlamento Europeo. La leader ha esultato in diretta su Twitter e, come Matteo Salvini, ha ringraziato gli italiani. Durante la conferenza stampa tenuta dal suo quartier generale a Roma ha poi detto che «c’è un’alternativa possibile al governo. Questo è stato un risultato straordinario. Fratelli d’Italia ottiene il secondo miglior dato per crescita dopo Matteo Salvini, con il quale mi complimento. Siamo cresciuti del 50% dopo le elezioni politiche. Oggi la Lega e Fratelli d’Italia rappresentano la maggioranza alternativa: questo è il segnale degli italiani che hanno fatto crescere i due partiti e che meritano una risposta alla loro richiesta. Starà poi a chi di dover scegliere se rispondere a questo segnale oppure no». I riformisti e conservatori europei, di cui la Meloni fa parte, si sono fermati al quarto posto con 58 seggi.
I patrioti italiani sbarcano nel Parlamento europeo ✌🏼 pic.twitter.com/u41sR3gHk7
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) May 26, 2019
ELEZIONI 2014
Per la Lega, l’esito ottenuto nel 2019 è un risultato storico. Nel 2014, infatti, il partito aveva ottenuto il 6,2% con solo 5 seggi. Il primo partito era invece il Partito Democratico di Matteo Renzi che si era attestato al 40,8%. Nessuna variazione invece per il Movimento 5 Stelle che, ora come allora, aveva ottenuto il 21,1% con 17 seggi. Perde alcuni punti Forza Italia di Silvio Berlusconi che 5 anni fa si era attestato al 16,8%. Successo importante anche per il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, che nel 2014 aveva ottenuto il 3,7% e che nel 2019 entra per la prima volta nel Parlamento Europeo.