Gli autovelox fanno la loro apparizione su Google Maps anche in Italia.
Attiva da tempo negli Stati Uniti, questa nuova funzionalità dell’app stava attraversando una fase di test in alcuni altri Paesi, ma fino a questo momento non era ancora sbarcata sui dispositivi italiani. In questi giorni, invece, molti utenti italiani hanno scoperto la novità sui propri smartphone, il che lascia intendere che essa sia ufficialmente entrata in fase di rollout (immissione sul mercato).
A contribuire alle segnalazioni potranno essere gli utenti stessi, che avranno la possibilità di inviarle in prima persona. Già intorno alla fine dell’anno scorso, molti utilizzatori si erano impegnati in quest’attività: grazie alle loro segnalazioni, in Google Maps sono già stati palesati un gran numero di autovelox fissi, ma è previsto che a breve verranno incluse anche le aree soggette a controllo della velocità mobile.
L’ aggiornamento verrà operato totalmente lato server e pertanto non necessiterà di un intervento diretto da parte degli utenti per l’abilitazione. Ciò significa che il suo rilascio sarà progressivo e non avverrà in contemporanea su tutti i dispositivi: gli utilizzatori potrebbero vederlo attivarsi anche a distanza di giorni l’uno dall’altro.
Oltre che dalla segnalazione grafica degli autovelox sulla mappa, i guidatori che utilizzano Google Maps verranno avvisati della loro prossimità da un alert audio: una novità che presumibilmente sarà accolta con entusiasmo da tutti gli utenti che usano l’App come navigatore al volante.
Funzioni di questo tipo sono presenti da tempo su altre App di navigazione – come Waze, di proprietà della stessa Google – ma sono state importate su Maps tardivamente. Il motivo potrebbe risiedere nel fatto che quest’ultima ricerchi maggiore affidabilità e precisione: dal momento che le segnalazioni vengono effettuate dagli utenti, occorre del tempo per verificarne la veridicità.
La possibilità di effettuare e ricevere segnalazioni sui controlli elettronici della velocità è comparsa a partire dalla versione 10.16.1, ma la presenza della funzionalità non sembra dipendere né dalla versione dell’applicazione né tantomeno dal modello di dispositivo utilizzato.