Nomine pilotate, incarichi affidati a chi era incompatibile solo per ottenere un appoggio elettorale. Non ci sono le solite mazzette al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Milano, che ha portato all’arresto del sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, del suo vice Maurizio Cozzi e dell’assessore alle Opere pubbliche Chiara Lazzarini.
Gli incarichi venivano infatti assegnati dagli indagati a soggetti a loro graditi, persone che in futuro potevano essere in qualche modo manovrabili e riconoscenti al politico. La procura di Busto Arsizio ha contestato le «turbative nello svolgimento delle procedure selettive». Tre gli incarichi al centro di questo scambio: il dirigente per lo sviluppo organizzativo del comune di Legnano, il direttore generale di Agma Legnano spa, e un incarico professionale dalla partecipata Europa Service srl.
Nel registro degli indagati sono state iscritte altre sette persone. Le Fiamme gialle questa mattina hanno notificato i provvedimenti e acquisito documenti in comune e nelle sedi delle società.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip di Busto Arsizio nei confronti dei tre, indagati a vario titolo per turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale. Il sindaco del Carroccio, così come l’assessore alle Opere pubbliche, si trovano agli arresti domiciliari. Il forzista Cozzi, vicesindaco e assessore al Bilancio, si trova invece in carcere. La nomina di «soggetti e amici e conoscenti, manovrabili e in futuro riconoscenti avvenivano attraverso spregiudicate manipolazioni di procedure», ha spiegato il procuratore aggiunto di Busto Giuseppe D’Amico.
Mentre gli investigatori delle Fiamme indagavano è emerso anche che durante le elezioni amministrative del 2017 per il rinnovo del consiglio comunale, Fratus aveva promesso a un candidato escluso al primo turno, in cambio del suo appoggio elettorale per il ballottaggio, un incarico in una società pubblica. Una promessa effettivamente mantenuta con la nomina della figlia nella partecipata Aemme Linea Ambiente srl.