Un insegnante di una scuola elementare della Bassa veronese è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti su minore. Il maestro è stato costretto ai domiciliari nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Pietro Pascucci.
Secondo l’accusa l’uomo avrebbe scagliato banchi contro le pareti, sbattuto le sedie a terra e strattonato i suoi alunni, tutti tra gli 8 e i 9 anni, che secondo la sua visione non si comportavano bene. Una condotta che oltrepassava i confini del lecito quella che, secondo la procura di Verona, avrebbe «abitualmente» tenuto in aula l’insegnante.
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, ad incastrare il maestro, oltre alle testimonianze dei piccoli alluni, vi sarebbero anche i video di alcune telecamere nascoste piazzate dagli inquirenti in aula. Nei filmati non ci sarebbero violenze fisiche dirette ma le urla e una sedia scagliata a terra.
«Mi dispiace, ho sbagliato – avrebbe ammesso il diretto interessato -. Non mi riconosco in quei miei comportamenti, quello non sono io. Non volevo reagire così, ma sono stato provocato». L’insegnante, che è difeso dall’avvocato Stefano Gomiero, ha deposto ieri al giudice per le indagini preliminari Paolo Vacca, una memoria scritta in cui si è dichiarato costernato da quanto accaduto. Il maestro si è giustificato dicendo di essere stato spinto dall’esasperazione e dalla mancanza di rispetto da parte degli studenti».
Secondo la versione del maestro veronese, i piccoli studenti lo sbeffeggiavano, lo insultavano e si prendevano gioco della sua persona, non rispettandone l’autorità. Il legale difensore dell’insegnante raccomanda «la massima prudenza, dal momento che l’indagine è tutt’ora in corso». Non nasconde poi che il suo cliente è «sconvolto da questa situazione».
Rimane la gravità dei fatti. Secondo l’accusa, il docente veronese sarebbe stato solito a tenere questo tipo di comportamenti. Si tratta di reazioni totalmente ingiustificate e sproporzionate rispetto all’atteggiamento dei piccoli alunni che gli venivano affidati.