Doveva rimediare all’errore di Austin e ci è riuscito alla grande. Grazie a una buona partenza, ha subito preso il comando della gara, senza più lasciarlo, e giro dopo giro ha incrementato il margine nei confronti degli avversari. Doveva vincere, doveva farlo in solitaria. E l’ha fatto. Marc Marquez ha vinto il Gran Premio di Spagna, quarto appuntamento della stagione, sulla pista di Jerez de la Frontera. Con questo secondo successo, lo spagnolo della Honda si è così riappropriato della leadership del mondiale, anche se per un solo punto.
Già, perché dopo la corsa andalusa, il campionato è più aperto che mai, con quattro piloti in nove punti. Però bisogna ammettere che senza la caduta del Texas, Marc Marquez oggi sarebbe già in fuga verso un nuovo mondiale. Ma almeno l’attuale classifica ci fa sognare di vedere una battaglia aperta per la conquista del titolo 2019. Dietro al numero 93 della Honda, dobbiamo mettere ufficialmente tra i grandi Alex Rins. Il pilota della Suzuki, dopo il primo successo in MotoGP ottenuto sul suolo americano, ha chiuso secondo in gara e lo è ora anche in campionato, a -1 da Marquez.
Your #SpanishGP 🇪🇸 podium 🤩
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Torna finalmente tra i migliori Maverick Vinales, su Yamaha. Con il terzo posto assaggia per la prima volta quest’anno lo champagne e regala un podio tutto spagnolo ai tifosi di casa. Podio che per poco non ha ottenuto Andrea Dovizioso, con la Ducati. Se ci fosse riuscito, si sarebbe trovato a pari punti con Marquez in testa al mondiale. Invece è ora terzo a -3, dopo questo quarto posto, che è comunque il suo miglior risultato in carriera sulla pista spagnola. Dietro di lui, altri tre piloti italiani.
Conclude infatti quinto Danilo Petrucci, sull’altra Ducati, ancora senza piazzamenti sul podio quest’anno. Sesto invece Valentino Rossi, che con la sua Yamaha scattava dalla quinta fila, e che ha fatto la solita rimonta della domenica, prendendo buoni punti che lo tengono in lotta per il titolo, a -9 da Marquez. Settimo posto finale per il nostro Franco Morbidelli, miglior privato alla bandiera a scacchi, che partiva però in prima fila con la Yamaha Petronas. Ottavo Cal Crutchlow su Honda Lcr.
Grande peccato per Fabio Quartararo, che dopo la storica pole position si è dovuto fermare a metà corsa per problemi tecnici sulla sua Yamaha Petronas. Da segnalare anche i ritiri delle due Ducati Pramac: Francesco Bagnaia a causa dell’elettronica e Jack Miller per una caduta provocata dall’Aprilia di Aleix Espargaro. Non ha corso Andrea Iannone, infortunatosi dopo il botto nelle prove libere. Mentre, nuova gara incolore per Jorge Lorenzo, che anche su una pista a lui favorevole, ha chiuso solamente 12esimo con l’altra Honda ufficiale.
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Da segnalare i due successi italiani nelle altre classi. Tre vittorie su quattro gare per Lorenzo Baldassarri, autentico dominatore della Moto2. Invece in Moto3, trionfo di Niccolò Antonelli, che ha regalato la prima vittoria in assoluto alla Sic58 Squadra Corse, gestita da Paolo Simoncelli, il papà di Marco. E pensare che la prima vittoria nel Motomondiale di SuperSic era arrivata proprio a Jerez nell’ormai lontano 2004.
Come detto, con quattro piloti in nove punti, il campionato sembra apertissimo. Marquez primo a quota 70. Poi Rins 69, Dovizioso 67 e Rossi 61. Ma la velocità e la corsa solitaria sulla pista spagnola fanno pensare che il numero 93 della Honda ne abbia più di tutti anche in questo 2019. Abbiamo ancora 15 appuntamenti per capire il reale andamento di questo campionato. A partire dal prossimo GP: il 19 maggio, in Francia, sulla pista di Le Mans.