Continua la polemica intorno alla figura del sottosegretario ai trasporti Armando Siri. Il senatore leghista, indagato in merito ai suoi rapporti con Paolo Arata, imprenditore del settore eolico in Sicilia, in un’inchiesta che riguarda anche rapporti di quest’ultimo con la mafia, doveva incontrare oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiarire la sua posizione all’interno del governo ma l’incontro è stato rinviato a dopo il ritorno del premier dal viaggio a Tunisi, che si terrà martedì.
Secondo quanto è emerso dalle intercettazioni della DIA (direzione investigativa antimafia) di Trapani Paolo Arata, genovese esperto di sviluppo sostenibile ed energie rinnovabili, dopo un passato da forzista negli anni ’90, è diventato nel 2017 il consulente sui temi ambientali della Lega di Matteo Salvini. Nelle sue intercettazioni con Siri è evidente la promessa fatta da Arata di far avere al politico 30.000 euro.
Sembra però che Arata fosse in ampi rapporti con Vito Nicastri, in quel momento agli arresti domiciliari per concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso, che sentiva costantemente dal telefono del figlio. Arata al momento è indagato anche per favoreggiamento di associazioni ad attività di tipo mafioso.
Nell’attesa si è capito che sarà decisivo l’esito dell’interrogatorio di Siri coi pm, che questa settimana sentiranno sia lui che Arata. È questa quindi la prima occasione di Siri per chiarire la questione, dopo che la sua posizione all’interno del governo ha creato un’altra occasione di screzio tra Movimento Cinque Stelle e Lega. Infatti Danilo Toninelli, il ministro dei trasporti, gli ha tolto le deleghe impedendogli di continuare l’attività in nome del governo e il Movimento continua a chiederne le dimissioni, mentre Salvini ha continuato a difenderlo e proprio oggi ha detto «che si devono tenere nei tribunali e non in Parlamento. Nessuno se ne va senza una sentenza definitiva». Il premier Conte, che sembra poter essere l’ago della bilancia in questa vicenda, ha però ancora rimandato la decisione sulla questione.