Greta Thunberg,giovane attivista svedese conosciuta per essere diventata il simbolo della protesta contro il cambiamento climatico, è arrivata a Roma e si è subito recata in piazza San Pietro dove, al termine dell’Udienza generale, si è incontrata con papa Francesco. Tra i due ci sono stati una calorosa stretta di mano e un breve scambio di battute.
Greta ha mostrato al Papa un cartello bianco con la scritta «Join the climate strike» (Unitevi allo sciopero per il clima). «Oggi ho incontrato Papa Francesco. L’ho ringraziato per aver parlato così chiaramente della crisi climatica. Mi ha detto di andare avanti».
«Il Santo Padre ha ringraziato e incoraggiato Greta Thunberg per il suo impegno in difesa dell’ambiente, e a sua volta Greta, che aveva chiesto l’incontro, ha ringraziato il Santo Padre per il suo grande impegno in difesa del creato», ha spietato il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.
Sul ruolo che possono avere i giovani a difesa dell’ambiente, Greta ha detto: «ci sono molte cose che i giovani possono fare per migliorare la situazione: soprattutto fare pressione sulle persone al potere e sugli adulti, perché sono coloro che possono avere più influenza. Ma ci sono anche cose che si possono fare a livello individuale per cambiare le proprie abitudini, cercando di vivere nel modo più neutro possibile dal punto di vista delle emissioni di carbonio. La cosa più importante che possono fare è cercare di capire la portata della situazione, che cosa sta succedendo e il motivo per cui devono lottare per fermare ciò che sta avvenendo. Non mi dispiace fare quello che faccio. Sul piano personale sono contenta di fare qualcosa che è importante, per cui mi sento necessaria».
Il tema ambientale è importante anche all’interno del pontificato di Francesco. Il Papa ha scritto un testo in proposito, l’enciclica Laudato si’, nella quale esprime la sua preoccupazione per la cura del creato. Per Francesco infatti «abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti».