Partono i lavori di restauro e di recupero per restituire alla città di Milano la sala del cinema Orchidea e rimettere in sesto il palazzo che lo ospita in via Terraggio.
Il Comune ha stanziato 1,3 milioni di euro per finanziare un intervento che durerà un anno e che ha lo scopo di far rinascere uno spazio culturale di natura polivalente. Il restauro conservativo, autorizzato dalla Soprintendenza ai Beni architettonici, prevede il recupero da un lato della facciata storica dell’edificio e del chiostro, dall’altro della sala polifunzionale e della sua platea di 127 posti. Saranno soggetti ai lavori anche il piano interrato, dove ci sono il foyer e il bar, e il primo piano, in cui si trova la sala di proiezione.
«Dopo una lunga fase di stallo i lavori sono stati sbloccati e questo permetterà a tutti di poter usufruire di un cinema in più in città, sanando una ferita aperta da anni in pieno centro» commentano l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti e quello alla Cultura Filippo Del Corno. «Arriva finalmente in porto il progetto di far rivivere una sala che è rimasta nel cuore dei milanesi e di tutti gli amanti della cultura che l’hanno conosciuta negli anni passati, – continuano i due – e che diventerà un nuovo punto di riferimento culturale di qualità per i più giovani. L’intervento di recupero consentirà anche la riqualificazione di un edificio storico della città, da anni in stato di abbandono».
Già nel 2015 si era parlato di restauro con un bando comunale, ma i lavori non erano mai partiti. Nell’ottobre del 2017, poi, il collettivo studentesco della Statale LuMe occupò l’Orchidea dopo essere sgomberato dall’ex Osteria della Pergola.
L’edificio, eretto nel ‘400 e noto come Casa o Palazzo Medici, fu donato a Lorenzo de’ Medici da Galeazzo Visconti e Lodovico il Moro. Oggi ne rimangono poche tracce: tre colonne incastonate nella parete in muratura e sei nicchie di grandi dimensioni sul muro dietro il quale si trova la sala principale del cinema. Gran parte del palazzo originale venne demolito nel 1895 per far posto all’attuale edificio.