Un’incredibile scoperta è avvenuta in Messico: sono state ritrovate due fossi comuni contenenti i resti di 45 corpi. Si tratta di alcuni desaparecidos scomparsi nel corso di questi anni. Il primo ritrovamento, di 30 cadaveri, è stato realizzato durante lo scorso fine settimana nel municipio di Cajeme dello Stato di Sonora da un team formato dalla locale Associazione delle donne guerriere cercatrici, con il sostegno di uomini dell’Agenzia ministeriale di indagini criminali; invece le altre 15 vittime sono state rinvenute grazie a una denuncia anonima (una donna e 14 uomini) in una fattoria della colonia El Colli del municipio di Zapopan.
32.318 sono stati gli scomparsi dal 2006 a oggi, il doppio dei desaparecidos durante le dittature argentine e cilene degli anni ’70. Un fenomeno che ha visto famiglie intere essere decimate per via dei narcos e delle autorità locali che, nel frattempo, acconsentivano tacitamente questi sequestri concluse in tragiche uccisioni.
Lo scorso settembre 2018 vennero ritrovate 166 persone morte in altre fosse comuni nello Stato di Veracruz: in quel caso però riguarderebbero vittime di almeno due anni prima in una delle zone dove i cartelli della droga spesso utilizzano quel sistema disumano per seppellire in massa le proprie vittime.
Oggi in Messico le persone desaparecidas sono il doppio di tutte quelle scomparse durante le dittature argentine e cilene degli anni Settanta. «Il problema è che per la comunità internazionale il Messico è un paese democratico con un governo legittimamente eletto. È solo un travestimento che nasconde, in maniera neanche troppo velata, sparizioni forzate, pratiche di tortura, complicità fra criminalità organizzata e governo. Oggi possiamo affermare che la “desaparición forzada” è una pratica usata in maniera sistematica dallo Stato», ripetono, scrivono e dimostrano con ricerche, dati e testimonianze, attivisti, giornalisti e accademici.
Ogni sparizione non è un evento casuale e isolato, ma si inserisce in una strategia articolata di controllo sociale. Ciò che le rende sparizioni forzate è l’intervento dello Stato, che agisce in collusione col crimine organizzato permettendo che si facciano sparire le persone, o fornendo sostegno logistico e operativo alla stessa criminalità organizzata.