Un uomo di 33 anni, di nazionalità italiana e senza un posto di lavoro, è stato arrestato lo scorso 4 aprile con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un caso non del tutto frequente considerato che l’accusato si trovava già agli arresti domiciliari per precedenti reati di spaccio di cocaina. In altre parole, l’uomo doveva restare in casa per ordine di misura cautelare ma ha approfittato di quella situazione per trasformare la sua abitazione in un centro di affari.
Secondo quanto dichiarato dal sito online di Milano Today, i militari, guidati dal capitano Pasquale Puca, si sono recati nel appartamento dell’uomo, situato in via Ginestre, a Rozzano (Milano), per effettuare un normale controllo. Effettivamente, l’uomo si trovava presso la sua abitazione ma durante la perlustrazione, le Forze dell’Ordine hanno notato uno strano disordine nella camera da letto. Frugando tra i vestiti dell’armadio, i militari hanno trovato circa ottanta grammi di cocaina, il materiale per smistare i prodotti e un bilancino di precisione per pesare le dosi. A quel punto, il pusher è finito in manette ed è stato trasportato al carcere di San Vettore.
Un caso simile è successo nella provincia di Prato, lo scorso 30 marzo. Un uomo di 40 anni di nazionalità marocchina, che si trovava agli arresti domiciliari per reati di spaccio, è stato nuovamente arrestato dopo un’operazione di controllo delle Forze dell’Ordine. I carabinieri hanno trovato all’interno nella sua abitazione circa 19 ovuli di cocaina e il materiale necessario per confezionare e suddividere le dosi.