L’esercito comandato da Khalifa Haftar ha conquistato nella notte tra il 3 e il 4 aprile la città libica di Gharian, distante 100 km da Tripoli. L’avanzata militare è coincisa con l’arrivo nella capitale libica del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
Gli uomini di Haftar sono entrati a Gharian dopo alcuni brevi sconti. La città rappresenta la porta d’accesso meridionale a Tripoli. La manovra di avvicinamento è stata abbastanza rapida, e ha sorpreso alcuni analisti e leader politici, seppur era stata annunciata settimane fa, quando Haftar aveva iniziato a muovere le proprie truppe verso Ovest e Sud. Il generale aveva infatti tenuto impegnato il premier Fayez Serraj nel negoziato con l’Onu, spostando nel frattempo i propri contingenti verso la capitale.
Nella giornata del 3 aprile il presidente Serraj aveva dichiarato l’allarme generale proprio per difendersi dall’esercito capitanato da Haftar, che aveva annunciato di voler liberare «Tripoli dal terrorismo». Il generale Ahmed Mismari, il portavoce di Haftar, non ha specificato nel dettaglio se le forze della Libyan National Army hanno il compito di entrare nella capitale, ma ha successivamente dichiarato: «Non vogliamo Tripoli per il potere o per i soldi, vogliamo Tripoli per la salvezza, per la dignità e il prestigio di uno stato forte».
Il ministro dell’Interno Fathi Bishaga, attraverso un comunicato ufficiale, ha rassicurato i cittadini di Tripoli e risposto alle provocazioni di Haftar: «Assicuro il nostro popolo libico che le forze del Ministero degli Interni sono pronte e pienamente capaci di affrontare qualsiasi tentativo di minare la sicurezza della capitale o mettere in pericolo la sicurezza dei civili. Non c’è modo di porre fine alla crisi se non attraverso mezzi politici e pacifici, la sicurezza di Tripoli non potrà essere scalfita».
Antonio Guterres, a Tripoli proprio per incontrare il presidente del Consiglio presidenziale Serraj, ha scritto su Twitter di essere «totalmente determinato a sostenere il processo politico in questo Paese per guidarlo verso la pace, la stabilità la democrazia e la prosperità».
I have just arrived in Libya, totally committed to support a Libyan-led political process leading to peace, stability, democracy and prosperity for the Libyan people.
— António Guterres (@antonioguterres) April 3, 2019