Al Cimitero Monumentale di Milano potrebbero approdare le gare pubbliche per assegnare tombe e altri spazi dedicati ai defunti. La proposta è passata in consiglio comunale ma occorre verificare che sia percorribile davvero. Il Cimitero Monumentale di Milano ha tante, tantissime tombe che aspettano di essere riempite da altrettante persone che non vedono l’ora di accaparrarsi le sepolture più in voga del capoluogo lombardo.
La questione è nata grazie a una famiglia evidentemente facoltosa (ma il nome viene mantenuto riservato dal Comune) che pagherà 900mila euro per disporre per 99 anni dell’edicola ex Moretti di 65 mq del 1915, realizzata dall’architetto milanese Giuseppe Sommaruga. La cifra esorbitante non è passata inosservata ai consiglieri riuniti in Commissione per il Bilancio di previsione 2019 dei Servizi civici e cimiteriali gestiti dall’assessore Roberta Cocco. La proposta è stata approvata all’unanimità e anche la giunta ha espresso un parere favorevole, chiedendo soltanto che nel testo dell’ordine del giorno venisse esplicitato che sono necessari ulteriori approfondimenti prima di sostituire le concessioni con le gare.
«La vendita di tombe storiche è un processo che può durare diversi anni, il Comune deve andare a reperire i titolari della concessione, capire se c’è ancora interesse a mantenere un bene che genericamente versa in condizioni pericolose, richiede interventi di restauro o manutenzione. Se la risposta è negativa, decade la concessione e la tomba va rimessa sul mercato. Per il Monumentale, che ha i beni più pregiati e ovviamente più costosi, c’è in realtà una lunga lista di attesa, di alcune centinaia di famiglie»- ha spiegato Andrea Zuccotti, direttore Servizi civici del Comune di Milano.