Lo scorso venerdì Edoardo Lucheschi, 45enne disabile al cento per cento, si è sentito dire che «due disabili sono troppi su un treno regionale di Trenord». A riportare la vicenda è il Corriere della sera: venerdì pomeriggio il 45enne è salito su un convoglio regionale alla stazione di Cadorna, a Milano, insieme alla donna che lo accudisce, diretti alla stazione Bovisa. Un tragitto di pochi minuti per andare a prendere la figlia della donna a scuola. Dopo essere salito ed essersi seduto vicino alla sua accompagnatrice Edoardo ha ripiegato la sua carrozzina per occupare meno spazio possibile. Ma all’arrivo del controllore, il dipendente Trenord gli avrebbe chiesto di scendere perché a bordo del convoglio c’era già un altro disabile e lui non aveva preavvertito della sua presenza, come deve fare (con 48 ore di anticipo) chi ha bisogno di assistenza a bordo.
Edoardo, che non può parlare a causa della disabilità, è sceso e ha raccontato l’accaduto al fratello avvocato. Il legale, Stanislao Lucheschi, ha scritto una lettera di denuncia a Trenord riportando l’accaduto e riservandosi di chiedere gli eventuali danni per il comportamento definito «umiliante e discriminatorio» da parte del controllore. Un comportamento considerato anche troppo rigido perché, nonostante quanto preveda il regolamento di Trenord, Edoardo non aveva richiesto particolare assistenza e si era già accomodato su un normale sedile accanto alla sua accompagnatrice. La lettera del fratello di Edoardo ha sortito qualche effetto: Trenord si è scusata per l’accaduto definendosi dispiaciuta per l’accaduto e ha aperto un’indagine interna sull’episodio. L’azienda che gestisce il servizio di trasporto regionale in Lombardia ha poi pubblicato una nota: «Siamo profondamente rammaricati per quanto accaduto e ci scusiamo con la persona che ha subìto l’allontanamento dal treno. Mentre abbiamo aperto un’indagine interna, abbiamo preso contatto con il nostro cliente per poterlo incontrare presto. Il fatto segnalato non doveva accadere e non rappresenta lo standard del servizio di assistenza che offriamo ogni anno a oltre 21mila persone, per circa 60 viaggi al giorno».