A Milano, nella notte del 20 marzo, Un 47enne, Pietro Carlo Artusi, è stato sottoposto a fermo dagli agenti della Squadra Mobile. È accusato dell’omicidio della compagna, la 53enne Roberta Priori, trovata morta martedì pomeriggio nella sua casa di via Piranesi 19, in zona viale Corsica.
Dopo essere stato portato in Questura, Artusi avrebbe confessato tutto, dicendo di aver ucciso la donna dopo l’ennesima lite domestica. I vicini di casa hanno confermato di aver sentito numerose urla negli ultimi giorni, ma la vittima non aveva mai denunciato nulla alla polizia.
Priori aveva avuto due figlie. Una morta precipitando dal balcone nel 2005, l’altra una ragazza 22enne, che martedì si era rivolta alla polizia perché da giorni non riusciva a parlare con la madre e a entrare in casa, a causa della presenza di Artusi, fidanzato con la donna da poco più di due mesi. I poliziotti, con l’aiuto dei vigili del fuoco, avevano dunque fatto irruzione nell’abitazione della 53enne, trovandone a terra il corpo senza vita, con un cuscino accanto al volto. Secondo le dichiarazioni, l’appartamento era stato completamente messo a soqquadro: sedie rovesciate, oggetti alla rinfusa ovunque, e addirittura un principio di incendio. Sembra che proprio durante l’ispezione della polizia, Artusi si fosse nascosto sulle scale.
Gli agenti delle forze dell’ordine che l’hanno messo in manette la notte scorsa sono gli stessi che erano intervenuti in un’altra lite domestica tra la coppia, precedente all’omicidio.