Nella mattinata di giovedì 7 marzo, un corteo di studenti è partito da piazzale Carioli e ha attraversato il centro di Milano. Gli studenti hanno chiesto luoghi di studio sicuri e «a misura dei loro corpi». Durante la protesta, i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori e delle università, hanno esposto un tampax gigante con su scritto «IVA al 22%». È stato inoltre bruciato un volantino contenente i punti del disegno di legge Pillon.
I partecipanti hanno chiesto una legge nazionale per un’educazione sessuale inclusiva e priva di bigottismi, l’eliminazione della violenza di genere, il pieno accesso al diritto all’aborto, l’eliminazione di stereotipi sessisti nelle scuole, sportelli all’interno dei luoghi di studio con funzione di primo ascolto e indirizzamento a consultori e centri anti violenza, distribuzione gratuita di contraccettivi e assorbenti per studentesse e studenti a carico della regione. «Vogliamo liberare i saperi da bigottismo e sessismo per far partire dalle nostre aule la sconfitta culturale della violenza di genere», dichiarano gli organizzatori.
La protesta arriva un giorno prima della manifestazione che porterà ad un blocco dei mezzi Atm e dei treni. I treni si fermeranno a partire dalla mezzanotte del 7 marzo e fino alle ore 21:00 dell’8 marzo. Sempre l’8 saranno a rischio tutti i mezzi Atm. Lo sciopero generale è stato indetto dai sindacati e dall’associazione “Non una di meno” e, per 24 ore, tutti i lavoratori di tutte le categorie pubbliche e private saranno coinvolti nell’appuntamento «Lotto marzo». I treni circoleranno dalle 6 alle 8 del mattino e dalle 18:00 alle 21:00.