A Trapani circa 200 Carabinieri del Comando Provinciale locale hanno completato un maxi arresto di 25 presunti esponenti di Cosa Nostra. Tra gli arrestati figurano anche Paolo Ruggirello, un ex deputato regionale siciliano appartenente al PD, e Ivana Inferrera, ex assessora comunale di Trapani che è indagata per voto di scambio politico-mafioso. Stando alle dichiarazioni degli inquirenti i due politici sono accusati di essersi proposti in più occasioni come punto di riferimento per i clan trapanesi, arrivando in alcuni casi ad affidare alla Mafia l’intera gestione della Campagna elettorale, sia a livello comunale che regionale.
Il blitz messo a punto negli ultimi mesi dalle forze dell’ordine ha portato alla luce anche un’altra organizzazione mafiosa con sede nell’isola di Favignana, dove un hotel che fungeva da sede strategica è stato messo sotto sequestro. Oltre alla struttura turistica sono stati sottratti beni per un valore complessivo di 10 milioni di euro. L’operazione comandata dal tenente colonnello Antonio Merola, denominata “Scrigno”, ha consentito di sgominare cosche mafiose residenti anche a Marsala e Paceco, agendo alle origini delle organizzazioni. L’operazione ha evidenziato come la famiglia Virga sia ancora al comando di Cosa nostra a Trapani. I boss locali sarebbero i fratelli Pietro e Francesco Virga, figli dell’ergastolano Vincenzo Virga. Ai vertici del clan anche Francesco Orlando, ex consigliere comunale tra le file del Psi. Entrambi i fratelli Virga erano già stati arrestati in passato per attività mafiose.