«Nessun accordo è stato raggiunto» al summit di Hanoi tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il leader nordcoreano Kim Jong-un. A darne notizia è la Casa Bianca, la quale sottolinea la possibilità di riunioni future sulla denuclearizzazione.
In conferenza stampa, anticipata di due ore visto che il vertice si è concluso in anticipo e senza accordo, il presidente americano ha sostenuto di aver «rifiutato la richiesta di Kim di togliere le sanzioni nel loro territorio». «Non abbiamo ceduto su nulla. Noi siamo buoni amici del presidente Kim e della Corea del Nord. Hanno un potenziale enorme, è incredibile, ma per quanto riguarda le sanzioni si trattava di un settore che noi non volevamo», ha proseguito Trump. La portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha descritto gli incontri tra i due leader come «molto buoni e costruttivi». I due leader hanno discusso anche «dei vari modi per far avanzare la denuclearizzazione e i concetti basati sull’economia». Gli Stati Uniti chiedevano che la Corea del Nord smantellasse il suo complesso nucleare di Yongbyon, ma Kim ha detto che non avrebbe acconsentito a meno che Washington non avesse tolto le sanzioni.
I due leader hanno cancellato il pranzo di lavoro e Kim Jong-un ha lasciato il Metropole hotel a conclusione dei colloqui. Annullata anche la cerimonia di firma della dichiarazione congiunta a chiusura del secondo summit di Hanoi. «Non è stato un andarsene così via e uscire dalla porta, l’atmosfera era buona e amichevole. Ci siamo lasciati in modo amichevole» ha spiegato il presidente Usa, rispondendo a chi gli chiedeva come fosse l’atmosfera quando ha lasciato il tavolo negoziale con il leader nordcoreano.
Intanto la Corea del Sud non nasconde il suo disappunto per il mancato accordo tra Donald Trump e Kim Jong-un. Una nota dell’Ufficio presidenziale di Seul rimarca che Usa e Corea del Nord hanno portato, nonostante tutto, «le relazioni a un livello ancora più alto».