Sono state ore agitate per Rosario Abisso dopo la partita Fiorentina-Inter del 24 febbraio. Il rigore assegnato alla Viola durante il match gli è costato caro: uno stop per tre turni secondo la “Gazzetta dello Sport”, addirittura un mese secondo il “Corriere dello Sport”. Inoltre, probabilmente, il fischietto palermitano non arbitrerà più i nerazzurri fino alla fine del campionato. Abisso tornerà in campo o il 31 marzo o il 3 aprile in infrasettimanale (data la sosta del 24 marzo).
Abisso ha fatto infuriare i tifosi dell’Inter e non solo, per un rigore dato alla Fiorentina al 101’. Penalty discusso, concesso per un presunto fallo di mano di D’Ambrosio, controllato al Var e confermato. Anche se, a rivederlo, il rigore non c’era. Tutti allo stadio hanno sperato che l’arbitro tornasse sui propri passi. Tutti, compreso il vice del designatore degli arbitri della Serie A Rizzoli, Gabriele Gava che in tribuna al Franchi – collegato come tutti i commissari del Can con arbitro e Var per ascoltare le comunicazioni – ha poi raggiunto Abisso negli spogliatoi per dirgli che quel rigore non si doveva dare.
L’amministratore delegato della società nerazzurra, Beppe Marotta, ha commentato così l’episodio: «Non me la sento di condannare un arbitro, forse il sistema va rivisto perché è evidente come qualcosa non abbia funzionato e non sta a me indicare un colpevole». «Ci deve essere una presa di posizione di chi è responsabile di questa struttura – ha continuato Marotta – per far sì che le performance degli arbitri siano impeccabili».
Dalle 3 alle 4 settimane di stop, dunque, per Abisso, che via social ha subito la ferocia dei tifosi e minacce di morte. Un provvedimento giusto, sarebbe stato strano il contrario visti i precedenti di questa stagione. Dopo Roma-Genoa la stessa sanzione era stata applicata per Di Bello o ancora a Manganiello dopo Inter-Parma.