Almeno 30 le piazze italiane bloccate dai cortei studenteschi contro la nuova maturità e la regionalizzazione. «Saremo una costante spina nel fianco contro l’ennesimo governo che vuole distruggere il sistema nazionale di diritto allo studio» dice Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti. Gli studenti romani sono arrivati stamattina fino al Ministero dell’Istruzione.
La mobilitazione è stata promossa da un appello sottoscritto da oltre 30 scuole e vede protagoniste principalmente istituti di periferia come l’Archimede del Tufello, l’Amaldi di Tor Bella Monaca, l’Argan di Don Bosco e diverse scuole di Ostia, Roma Nord e Roma Sud-Ovest, con il sostegno del Fronte della Gioventù Comunista. Al centro delle proteste la contrarietà ai nuovi tagli all’istruzione e alle nuove modalità di svolgimento della maturità, ma anche la richiesta di interventi per l’edilizia scolastica e l’opposizione alla stretta repressiva in atto nelle scuole dopo l’approvazione del decreto sicurezza e piano scuole sicure.
In testa al corteo, decine di cartelli con i volti di Salvini, Di Maio, Bussetti e Renzi. Il messaggio degli striscioni è “BOCCIATI”. “In tutta Italia gli studenti hanno mostrato di aver bocciato questo governo e le politiche sull’istruzione degli ultimi anni” dichiara a sostegno delle proteste Alessio Angelucci, segretario romano del FGC.
LE PROTESTE A MILANO
Alcune centinaia di studenti sono scesi in piazza anche a Milano. Il corteo si è snodato tra le vie del centro partendo da via Orazio, sede del Liceo Classico Manzoni, passando per via Torino, piazza Duomo, piazza della Scala, San Babila e ai giardini della Guastalla. Non sono mancati anche striscioni contro le politiche del governo giallo-verde in materia di immigrazione. In particolare, gli studenti hanno esibito cartelloni con la scritta “se sei disoccupato, la colpa è del padrone, non dell’immigrato”.
TENSIONE A TORINO
Momenti di tensione durante il corteo studentesco che ha attraversato le strade di Torino. Alcuni studenti hanno lanciato uova e pietre all’indirizzo dell’ufficio scolastico regionale, in corso Vittorio Emanuele, prima che la polizia riuscisse ad allontanarli. Uova sono state lanciate anche contro la sede della Città Metropolitana.